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Benvenuti alla rubrica Design Foam!
Oltre il mainstream c'è il vasto mondo del design Indipendente. Nella nostra rubrica parleremo di questo e delle nuove tendenze del Design, una definizione dai vastissimi sottintesi. Parleremo di quello che c'è, di quello che verrà e di un futuro che è già stato immaginato attraverso il lavoro visionario e innovatore di progettisti capaci di prevedere e anticipare alcuni dei futuri traguardi del design e della tecnologia.

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Japandi design: l’ibrido Zen di uno spazio senza tempo

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Se cominci da subito a sentire un senso di armonia ed equilibrio probabilmente hai capito bene.

In un contesto minimal e dai colori neutri, lo stile Japandi nell’arredamento riscopre il piacere della semplicità e dell’autenticità. Da tempo questo stile ha conquistato la scena dell’interior decoration, un sodalizio tra due filosofie e stili di vita che si traduce in un’estetica che fonde gli approcci Giapponese e Scandinavo all’interior design.

Ma cosa accomuna due culture geograficamente così lontane? Per saper interpretate questo stile, vale la pena guardare prima alle due culture da cui attinge.

Japandi style furnitures

Il design scandinavo come lo conosciamo oggi (che comprende le regioni Danimarca, Svezia e Norvegia) è definito dalle sue linee pulite e semplici e dall’attenzione alla funzionalità, senza compromettere la bellezza attraverso l’utilizzo di tecniche di produzione sia tradizionali che innovative.

Allo stesso modo, il design giapponese moderno è ormai definito come la più grande incarnazione del minimalismo nel mondo di oggi ed è focalizzato sull’uso di materiali naturali, e una tavolozza di colori neutri, e su quello di forme organiche, familiari ed essenziali, cercando un’empatia con i materiali naturali.

La fusione di questi due approcci estetici ha un senso: entrambi abbracciano semplicità, cura dei particolari e maestria nel fare, esaltando le caratteristiche materiche e tonali della materia.

È uno stile elegante nella sua essenzialità, delicato e nel contempo funzionale, perché è proprio questa la caratteristica che unisce i due mondi, geograficamente così lontani.

Japandi style detail

Culture a confronto

Il punto di incontro estetico di Japandi incorpora anche il concetto zen giapponese di “wabi-sabi” che abbraccia la bellezza della semplicità, dell’impermanenza e dell’imperfezione, e il concetto danese di “hygge” quello di trovare l’intimità nei piaceri più semplici, nei piccoli momenti di felicità della vita. Rallentare, abbandonare il superfluo, tornare a concentrarsi sull’essenziale con materiali sostenibili e naturali, questi sono i criteri di questo stile.

La storia dell’arte, dell’architettura e del design ci parlano di continui scambi e contaminazioni tra Oriente e Occidente, mossi come sempre, da una vivace curiosità, ma nello specifico la connessione tra le due culture risale a tempi più antichi. Secondo Architectural Digest, la fusione di stili ha avuto origine quando designer e creativi danesi hanno iniziato a viaggiare in Giappone alla fine del 19° secolo, quando le politiche di chiusura Giapponesi dei confini, in vigore da 220 anni, furono finalmente revocate.

Avanti veloce fino all’alba modernista, nel 20° secolo l’estetica del doppio design si interseca ancora una volta. I designer e gli architetti riconoscono la connessione tra i due luoghi tracciando e incrociando pezzi classici modernisti della Scandinavia degli anni ’50, con il pezzo creato contemporaneamente dall’artista giapponese-americano Isamu Noguchi e il designer modernista giapponese Isamu Kenmochi.

Isamu Noguchi , Akari lamps
Isamu Kenmochi Armchair

Il fascino di questi due approcci progettuali al di fuori delle loro confini deriva dal desiderio e dall’attenzione alla creazione di spazi minimal, ordinati e rilassanti, immaginati come spazi per l’espressione creativa.

Non pensiamo però ad un freddo minimalismo, questo stile è caldo alla mano e alla vista, chiama per essere vissuto ed è tutt’altro che distaccato.

Non sorprende quindi che questo sia un approccio al design da cui le persone sono così attratte ora.

Dopo essere stati costretti a casa a far pace con il nostro disordine e aver cercato nuovi modi per riempire di felicità le nostre case, creare un ambiente che sembri semplice, funzionale ma pieno di cuore, è intrigante e confortante.

Wander the Resort, Bloomfield, Canada

La natura

L’ amore e il rispetto per la natura in un dialogo continuo tra ambiente esterno e interno caratterizzano entrambe le culture, quella Nordica e quella Nipponica.

Entrambe sensibili al concetto di sostenibilità utilizzano ampiamente il legno, anche grezzo, per replicare e sottolineare la bellezza e l’imperfezione del materiale non lavorato.

In particolare l’approccio Giapponese al Design è strettamente legato alla Natura perciò all’antico retaggio Shintoista del paese. Queste credenze fortemente radicate nella società Giapponese da millenni hanno determinato un forte rapporto con il concetto di estetica, intesa come armonia compresa nella natura.

Mentre in Occidente si parte da un’esperienza etica con l’intento di migliorare le cose e si approda solo successivamente alla ricerca estetica, nella cultura nipponica l’estetica è già compresa nella natura e dalla natura arriva il messaggio etico. Un concetto predominante nell’architettura e nell’arredo degli interni nipponici espressa anche nella scelta dei materiali che lo stile Japandi ha fatto suo.

Mjölk House, by Studio Junction, Toronto, Canada

I materiali

La natura quindi come protagonista, nei bio-materiali, come i legni aromatici, perchè anche il profumo, l’essenza di un legno comunica qualcosa. E poi pelle, pietra, porcellana, argilla, lino, juta, materiali morbidi e materici dai tenui colori naturali, forme asimmetriche, irregolari, elementi grezzi e rustici.

L’obiettivo è trasferire nella casa elementi di bellezza e tranquillità, ripulendola dagli eccessi di cose e da quelli cromatici veicolando così una sensazione di pace ed armonia e per dare quel senso di equilibrio delle cose, quel giusto equilibrio tra armonia ed imperfezione.

Doma Gallery by Yukawa Design Lab, Osaka, Jp

I colori e la luce

I colori neutri e ‘illuminazione naturale calmano uno spazio.

Anche i colori rispecchiano lo stile minimalista, seguendo la palette dettata dalla scelta dei materiali. Protagonisti assoluti sono quindi i toni neutri; al bianco naturale si preferisce abbinare il beige caldo, le sfumature della terra e quelle del grigio. Non si escludono anche il rosa cipria e il verde salvia.

Il legno chiaro, la base, è associato a specie di legno più scure, pelle o anche cemento. In termini di tonalità, la tavolozza spazia dal bianco al nero, passando per l’antracite e i marroni caldi. Colori neutri e profondi, luce morbida, sfumature sottili, non piatte.

Doma Gallery by Yukawa Design Lab, Osaka, Jp

Un inno alla semplicità

Questa arte di vivere che evoca calma ed esprime “zenitudine”, che svuotando di cose si riempie di luce e di spazio, la puoi ritrovare nella tua casa attraverso questo stile semplice ma nel contempo raffinato e ricercato, di natura votato all’essenziale, al necessario. Questo è l’aspetto fondamentale che accomuna le due culture, quella scandinava e quella nipponica, la semplicità e l’ordine. Uno stile di pensiero e una regola di vita nel tentativo di creare un luogo tranquillo in un mondo turbolento; e ci dimostra, ancora una volta, che “less is more”.