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Benvenuti alla rubrica Design Foam!
Oltre il mainstream c'è il vasto mondo del design Indipendente. Nella nostra rubrica parleremo di questo e delle nuove tendenze del Design, una definizione dai vastissimi sottintesi. Parleremo di quello che c'è, di quello che verrà e di un futuro che è già stato immaginato attraverso il lavoro visionario e innovatore di progettisti capaci di prevedere e anticipare alcuni dei futuri traguardi del design e della tecnologia.

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Quando il Design incontra la Musica

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Nel corso dei secoli la musica è stata fonte di ispirazione per artisti e luminari della moda e del design dando origine asorprendenti contaminazioni in entrambe le direzioni.

Pur essendo settori creativi differenti, la musica e il design hanno obiettivi simili, in quanto artisti, musicisti e designer mirano a coinvolgere il loro pubblico a livello profondo col proposito di creare qualcosa di unico, stimolante e memorabile e in questo processo creativo entrambi si ispirano a vicenda.

Quando pensi alla tua canzone o artista preferito, spesso immagini la copertina, la grafica o il video musicale che l’accompagna. Dai loghi al merchandising fino ai contenuti online, il design svolge un ruolo fondamentale nel supportare i musicisti valorizzando il modo in cui la loro storia o il loro messaggio viene comunicato.

Questo rapporto tra musica e design non è certamente un fenomeno recente. Già dai primi 900, alcuni fra i pionieri delle correnti artistiche come Kandiskij, Matisse e Mondrian si sono lascati ispirare creando opere artistiche ispirati dalla musica dei loro musicisti contemporanei preferiti.

Piet Mondrian, Broodway Boogie Woogie, 1942-43

In Broodway Boogie Woogie di Mondrian è evidente come il colore, la forma e il movimento possono essere strettamente correlati alla melodia, al ritmo e ai testi.

Sempre in quegli anni nacque il movimento Bauhaus, l’arte di avanguardia che ispirò design e musica e influenzò fortemente tutta la produzione artistica successiva. Con il suo approccio sperimentale e democratico contribuì alla nascita e alla diffusione di molte correnti artistiche e anche molti musicisti si inserirono in questa corrente dando vita a qualcosa di davvero nuovo e di rottura con il passato.

Kraftwerk, The man machine, 1978

In epoche più recente la cultura Mod e correnti musicali come il Punk, la New Wave, l’ Hip-Hop hanno creato personali linguaggi visivi che spaziano dalla grafica, agli arredi, alla moda creando una vasta iconografia fatta di cimeli, opere d’arte e grafica e altro ancora ad oggi ritenuti dei cult.

Alcuni musicisti hanno sempre avuto un’idea chiara di come raggiungere tale unità di intenti. David Bowie, visionario e amante del design postmoderno, in particolare della produzione del gruppo di designer milanesi Memphis, si è sempre lasciato ispirare dalla cultura del design lasciando la sua personale e intramontabile impronta diventando esso stesso precursore di una nuova modernità proiettata nel futuro.

David Bowie e Memphis

Come abbiamo visto alcuni musicisti creano un stile che trasversalmente abbraccia diversi settori artistici, altri si affidano alla direzione di un designer con una visione e a loro volta i designer si lasciano ispirare dalle creazioni musicali.

A tutt’oggi progettando elementi di arredo alcuni designer interpretano e si lasciano ispirare da precisi momenti musicali o da specifici artisti.

Il divano del designer Giuseppe Viganò, “Night Fever” strizza l’occhio alla cultura Pop anni 80 cercando di trasmettere versatilità ma soprattutto grinta espressiva al pari del noto brano di Bee Gees.

Divano Night Fever, Designer Giuseppe Viganò

Mauro Lipparini, designer amante delle linee geometriche, ha omaggiato i Pink Floyd disegnando il tavolino “Final Cut” un prodotto dalle geometrie materiche ed articolate.‎ Il vetro, il marmo e il metallo si intersecano in un movimento che ne consente molteplici utilizzi, veicolando l’idea di un vivere dinamico ed attivo.

Tavolino Final Cut, Designer Mauro Lipparini

Di ispirazione rock è senza dubbio il divano “Starman” dei designer Ludovica e Roberto Palomba. In questa creazione troviamo le linee scultoree che tendono ad uscire fuori dagli schemi tradizionali esattamente come David Bowie tentava di trovare uno stile musicale tutto suo.

Divano Starman, Designer Ludovica e Roberto Palomba

Il legame tra design e musica è probabilmente uno dei più forti da tempo e nel mondo digitalizzato di oggi tenere aperte le porte tra questi settori è diventato ancora più facile. Lavorare insieme a più stretto contatto è un passo sicuro per lo sviluppo di contenuti e musica che creeranno un’impressione più forte e duratura.

Un esperimento interessante tra musica, design e digital art è stato quello dei Radiohead. Partendo da registrazioni multi traccia originali di due loro album, Kid A e Amnesiac hanno recentemente realizzato in uno spazio fisico nel centro di Londra, una mostra interattiva in cui si sparpagliano e si riformano in una serie di spazi impossibili popolati da creature altrettanto impossibili o possibili, circondati dall’arte di Stanley Donwood e Thom Yorke. Un’esperienza multimediale completamente gratuita, disponibile anche sull’Epic Games Store e sul Playstation Store.

Interessante è Il progetto AIGA’s Design + Music lanciato nel 2016. Una iniziativa per sostenere e favorire la collaborazione tra musicisti e designer. Il sito web contiene una serie di articoli, interviste, workshop e altre risorse che esplorano la connessione tra musica e design. Mira inoltre a costruire una comunità creativa in cui i professionisti possano condividere idee e formare partnership tra loro.

Qualunque sia il genere, qualunque siano i testi, qualunque sia lo strumento, la musica continuerà a ispirare designer, illustratori e professionisti della creatività finché esisteranno entrambi.

LINK:

Factory records Design