EDITORIALE

When the night has come

di:

Artwork di Alessandro La Cognata.

D’accordo, diciamo che l’estate non è iniziata alla grande ed è finita anche peggio, ma almeno ce la siamo goduta? Eh, ‘nsomma.

And the land is dark
And the moon is the only light we’ll seeNo, I won’t be afraid, oh, I won’t be afraid
Just as long as you stand, stand by me

Da cosa vogliamo cominciare? Ovvio, dalla caduta del governo e conseguente annuncio delle elezioni. Il prossimo numero sarà divertente scrivere l’editoriale, già lo immagino. Al momento c’è gente, pardon, volevo dire “politici”, che si smerdano da destra a sinistra, cosa sempre molto elegante. Se vi state chiedendo che partito vincerà ve lo diciamo noi: uno di quelli che vuole abbassare le tasse, aiutare i deboli, fermare l’immigrazione, dare ai giovani lavoro, blablabla (per citare l’amica Greta T.). Vabbè, uno qualsiasi ragà, dicono tutti la stessa cosa con lievi sfumature di nero o di rosso, a secondo la “pendenza”. E tu, caro lettore, mi dirai che c’è un partito figo da qualche parte a cui vale la pena dare il voto, lo so che credi ancora nella democrazia e per questo ti vogliamo bene, sei teneramente ancora ancorato all’idea che cambiare questo stato è possibile, vero? Ma ammettiamolo, ammettilo anche tu e dopo ti sentirai meglio: siamo nella merda. E al 50% e colpa nostra, come in ogni relazione che si rispetti. Certo, è difficile competere con certa gente che sceglie Morgan come amico a cui chiedere consigli politici, parla di devianze giovanili da superare con lo sport e condivide video di stupri sul suo profilo e sullo stesso piano ci mettiamo tutti gli altri di quella “pendenza” lì, compreso la Lollobrigida candidata a 95 anni (giustamente dice “Berlusconi si e io no?!”). E niente, il futuro non esiste più.

So darlin’, darlin’, stand by me, oh, stand by me
Oh, stand, stand by me, stand by me

Questi ultimi mesi ci hanno tolto già troppo, e non parlo solo di Piero Angela. E nemmeno del maestro Brigantony o Roberto Nobile. E neanche di Alika Ogorchukwu o Dauda Diane. Passi il fatto che ci hanno detto chi c’era dietro (o dentro?) Liberato e che, incredibilmente, Jovanotti non è poi quel bravo ragazzo (fortunato) che si pensava. La verità è che ci hanno tolto il futuro, non esiste più.

If the sky that we look upon
Should tumble and fall

Or the mountains should crumble to the sea
I won’t cry, I won’t cry, no, I won’t shed a tear
Just as long as you stand, stand by me

Facciamo la conta. Quanti di voi hanno la partita Iva? Acc, siete tanti e probabilmente state ancora cercando di vendere un rene per pagarvi le tasse. Chi è dipendente? Benissimo, mangiare pane e fagioli è comunque un buon allenamento in vista di un inverno a termosifoni spenti. Dipendenti pubblici ne abbiamo? Voi siete l’invidia di tutti… ma solo se abitate al sud ci potete campare giusto giusto, da Roma in su siete dei poveracci messi peggio di noi, sorry. Ve l’ho detto, fatevene una ragione: il futuro non esiste più.

And darlin’, darlin’, stand by me, oh, stand by me
Whoa, stand now, stand by me, stand by me

Darlin’, darlin’, stand by me, oh, stand by me
Oh, stand now, stand by me, stand by me

Whenever you’re in trouble, won’t you stand by me? Oh, stand by me (B.E.King)