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Come dice il titolo questi sono i consigli di un impostore. Cioè di uno che parla di cose senza averne titolo (come d'altronde fanno tutti i cinefili). Gli scritti che seguono sono pure e pessime opinioni personali, spesso molto offensive. ricordo inoltre che questo è e resta uno scritto umoristico/satirico/cazzeggiante, senza pretese di spirito universale. Se doveste sentirvi offesi (facendo la figura dei fessi) l'uscita è da quella parte (quella indicata dal dito medio)! Have fun!.

I film sono scelti in base al puro gusto di chi scrive. Nessuna coerenza temporale o di argomento. Così è (se vi pare o se non vi pare).

Le trame improbabili #2

di:

Le trame improbabili sono assolutamente finte.

Ispirato puramente dal titolo e dalla locandina l’autore della presenta inventa storie assolutamente NON CORRELATE con il film originale. Insomma, una cialtronata.

Have fun!!!

La promessa: il prezzo del potere.

Documentario scottante sull’uso della festa delle pubblicazioni nel sud Italia. L’allucinante viaggio degli sposi in quel vortice di spese inutili e disagio che sfocerà poi nel matrimonio ma che inizia, appunto, il giorno della “promessa”. I subdoli piani delle famiglie per influenzare la vita coniugale degli sposi con piccoli ricatti e tattiche di pietismo consolidate in anni di tradizione. Incredibili le sequenze in cui le coppie si accorgono lentamente di essere precipitati all’inferno. Da storia del cinema documentario la competizione sugli abiti più brutti, che è solo un piccolo assaggio di ciò che si vedrà al tradizionale matrimonio di metà agosto. La morte del buon gusto.

Parigi, tutto in una notte.

Pregevole film d’azione surreale. Due donne, armate di un cacciavite e una graffetta, sventano la terza guerra mondiale sabotando le linee internet della capitale francese, in cui un despota molto amato ha dichiarato guerra al genere umano perché incapace di accettare l’invecchiare e la morte.

Licorize pizza.

Storia di vendetta e tradizioni.

Una giovane d’origine italiana si trasforma in un cattivo supereroe per uccidere tutti quelli che rovinano la pizza con ricette intollerabili. Tutto sembra procedere per il meglio, dopo aver sconfitto il creatore della pizza all’ananas e della pizza pre riscaldata, ma le cose precipitano quando la protagonista scopre che il misterioso inventore della pizza a alla liquirizia, la più terribile di tutte le ricette maledette, è in realtà il ragazzo che ama. In quel momento sarà costretta a compiere una scelta fra l’amore e la giustizia culinaria. Con un finale a sorpresa che riguarda la mozzarella. Da evidenziare il cameo di Robert De Niro nella parte di Toxic Avenger.

Calcinculo.

Un ritorno allo stile del cinema dei fratelli Vanzina. Un omaggio a quella spumeggiante comicità che ha reso famosa l’Italia nel mondo. Con ottimi spiragli di critica sociale di stampo pasoliniano. Un gruppo hip hop composto da giovani della Roma bene e giovani della Roma male si incontra presso le giostre del quartiere. Danno vita ad originalissimi testi sulla malavita e l’organo genitale femminile, corredati da considerazioni sull’importanza della moneta. Incredibile ed originalissima critica sul fatto che i benestanti sono traditori mentre i non benestanti pure, ma sono giustificati perché hanno vissuto male. Originalità che trasuda da ogni fotogramma, grazie anche alla fotografia ispirata alla pubblicità dell’acqua che fa fare plinplin.

Il peggior lavoro della mia vita.

Coraggioso documentario sui critici cinematografici. Di forte impatto il momento in cui alla celebre critica viene chiesto se vuol intraprendere una nuova carriera come critica letteraria, ma lei rifiuta affermando che c’è un limite a tutto.

Una storia d’amore e desiderio.

Torbida e mal riuscita rappresentazione delle perversioni moderne. La regia è troppo distaccata nel raccontarci le parafilie presentate, non facendo mai solidarizzare lo spettatore con i protagonisti.

Toccanti i momenti in cui la donna francese guarda con amore il prosciutto di Parma e il giovane diciottenne di Vaccarizzo racconta il suo amore per le pantofole usate. Disgustoso l’indugiare sui baci con la lingua.

Bla bla baby.

Altra tormentata storia di perversione contemporanea.

Una donna si prostituisce, ma non con il proprio corpo. Si fa pagare per ascoltare gli estranei parlare di ciò che li appassiona. ORIGINALISSIMO ritratto spietato dell’incapacità attuale di comunicare, che porta le persone a pagare per avere attenzione. Impietosa la rappresentazione dei potenziali clienti pansessuali della prostituta intellettuale. Le comunità di nerd, appassionat* di cinema d’autore con l’urgenza di recensire i film visti, gli esperti di economia e di politica internazionale, i ribelli del NO a tutto.

Chiaro il riferimento al vecchietto che compra un appartamento alla protagonista.

Tentativo fallito di un finale consolatorio in cui la donna si reinventa giornalista.

La figlia oscura.

Commediola degli equivoci di bassa fattura che sarebbe stata rifiutata anche dal buon Alvaro Vitali.

In ospedale nasce, da una coppia di donne bianche, una bambina di colore. Inutili i tentativi di spiegare che, essendo il donatore anonimo, la cosa sia possibile. Con battute di bassa lega, doppi sensi improbabili, un pizzico di maschilismo, il film si consuma lentamente senza grossi lampi di risate. Unico merito, aver riportato al cinema un grande attore come Alvaro Vitali.

Immagine di di Mirko Iannicelli.