di: Gaetano Giudice
Gli anni ottanta non sono stati solo disco music, edonismo sfrenato, stupido ottimismo, Milano da bere e paninari. Proprio come recita il titolo del libro, Livia Satriano raccoglie alcune importanti testimonianze dagli “Altri ottanta”. Anche in Italia arrivò tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80 il punk e il post punk.
L’autrice chiede a 14 musicist* che hanno vissuto quell’epoca di raccontare i loro anni ‘80. Lalli (Franti) racconta la Torino che iniziava a diventare una città No Future e postindustriale. Freak Antoni (Skiantos), Massimo Zamboni (CCCP) e Giorgio Lavagna (Gaznevada) ci parlano della Bologna in cui il punk si impastò con l’ala creativa del Movimento 77. Federico Fiumani (Diaframma) e Marcello Michelotti (Neon) celebrano la Firenze un po’ dark dell’epoca.
Gli anni ‘80 furono anni in cui addirittura una città come Pordenone divenne un centro culturale assai importante e all’avanguardia in Italia grazie alla nascita del movimento artistico musicale Great Complotto; di questo piccolo miracolo ne racconta Fhabio Zingante (HitlerSS). Storie con molti elementi ricorrenti come ad esempio la casa discografica Italian Records e il suo fondatore Oderso Rubini, ma anche con tante unicità , come è stato il post punk altrove.
Su argomenti affini a questo Livia Satriano ha anche scritto un libro sulla No Wave dal titolo “No wave. Contorsionismi e sperimentazioni dal CBGB al Tenax” (al momento introvabile, sigh) e curato la raccolta di No Wave italiana “Italia No!-Contaminazioni No Wave Italiane 1980-85”.
Livia Satriano ama andare alla ricerca di libri e musica dimenticata o poco nota su internet e IRL; queste sue scoperte spesso le racconta nel podcast Nascostify e sulla pagina Instagram Libri Belli.