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Dal mio bancone non riceverete spizzichi e bocconi gastronomici, ma musicali. Come un Augusto postmoderno (vedi “Borotalco”), ogni venerdì o giù di lì, riceverete consigli musicali suddivisi in base al gusto, alle tendenze, e alle novità, corredati di una playlist che li raccoglie tutti come una grande busta della spesa. Quindi preparate le papille uditive, iniziate a godere di tante primizie e di qualche robetta stagionata.

Dal Pizzicagnolo – Giugno 2023

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Non si dica che ci ho provato a concentrarmi, anche questo mese, su una selezione di brani. Ma la seconda decade di Maggio ha messo in campo una caterva di nuovi album da leccarsi barba, baffi, e ascelle.

Per cui eccovi la Playlist delle novità in formato “singolo”, dell’ultimo mese, accompagnata da una selezione di Album rigorosamente alternative, che spaziano dal folk all’elettronica.

Album usciti in un grigio Maggio 2023, di cui non potrete fare a meno

Hannah Jadagu – Aperture

Ok, iniziamo da lei perché è stato un colpo di fulmine, amore a prima vista per quella che per pura passione personale oserei definire “la quarta Boygenius”. Indie pop ben confezionato, semplice ma ben arrangiato, cantato delicato, vabbè avete capito: solo amore per questa artista sotto etichetta Sub Pop.

BC Camplight – The last Rotation of Earth

Restiamo in atmosfere pop elettriche ed elettrizzanti, con Brian Christinzio, polistrumentista della scuderia Bella Union, in grado di arrivare a completare un album, terminare una relazione decennale, buttare gran parte di quell’album e ricominciare da zero. Opera intimista, raggio di sole, seduta terapeutica per chi è in cerca di una solitudine da cui ricominciare a vivere.

Greg Mendez – Greg Mendez

Da Philadelphia, un disco  acustico confezionato in maniera sublime. Perfetto per queste grigie giornate di Maggio, nella speranza di dire “perfetto per queste giornate solari di Giugno”. Una carezza.

Tinariwen – Amatssou

Senza troppi giri di parole: un affresco di Africountry.

Mega Bog – End of Everything

Spostiamoci su un versante più elettronico: settimo album per un’artista che ha girovagato fra USA e Europa alla ricerca di una dimensione intimista e suoni sci-fi pop. Forse il mese di maggio si è mascherato di nuvole per adeguarsi alle atmosfere dei migliori dischi in circolazione.

Mandy/Indiana – i’ve seen a way

Arriviamo alla Next Big Thing! Album di esordio? No dai, qualche cyborg è arrivato dal 2142 e ci ha portato il miglior disco mai pubblicato dalla band di riferimento del pianeta oscuro colonizzato qualche decennio prima da una razza umana in via di estinzione.

4 Post-umani da Manchester confezionano neanche 40 minuti di musica. Devo dire che l’album in se ha forse un unico difetto, ma ogni canzone presa singolarmente e ascoltata per conto suo, è una esperienza fondamentale per capire dove vorremmo andare musicalmente.

The Allergies – Tear the place up

Usciamo un attimo dal letargo, prima di toccare l’abisso depressivo, e andiamo a fare festa con questo album Riempipista dei The Allergies. Funky, hip-hop, disco e Soul: un tuffo in un moderno disco-stu di fine anni ‘70. Su le mano!

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