...

Musica Sottolio

di:

Taurianova (RC) 17 agosto 2024

Sono passate quasi 24 ore dalla fine della 18esima edizione del “festival più unto d’Italia” e le orecchie e gli occhi ringraziano ancora per quanto annualmente è possibile vedere e ascoltare sul palco “Salvatore Muratore” nella centralissima Piazza Macrì, a Taurianova.

La meravigliosa intransigenza dei nomi in locandina è solo uno dei punti a favore dell’appuntamento annuale promosso da Mammalucco Associazione Multiculturale. Quest’anno in scena The Inframen, rumorosissimo duo barese, gli alieni con base a Genova chiamati Gotho e i bolocatanesi Three Second Kiss, al graditissimo tour di presentazione del disco From Fire I Save The Flame, pubblicato da Ovedrive Records proprio quest’anno.

Il clima è come ogni anno accogliente, quasi familiare vista anche la presenza di tani bambini che giocano tranquilli in piazza come se fosse normale essere parte di una serata con questa proposta musicale. Ed è proprio questa normalità che rende l’appuntamento con questo festival, uno dei momenti migliori dell’estate alternativa calabrese.

foto di Giancarlo Galante

Dopo l’introduzione del presidente di Mammalucco Filippo Andreacchio, che ha simbolicamente spento le candeline della maggiore età del festival ma che “in realtà” – spiega – “ne avrebbe 19, dato l’anno di fermo del 2020 ma sappiamo tutti che quell’anno…” e gli interventi dell’assessore al turismo, attività produttive e legalità Massimo Grimaldi, della presidente della Consulta delle Associazioni e della società civile di Taurianova Annamaria Fazari, che hanno sottolineato l’impegno e le attività svolte sul territorio dall’associazione, possono iniziare i concerti.

The Inframen scendono in campo con la voglia di chiarire subito che non sono su quel palco per caso. Basso e batteria, ritmiche ossessive e rumore quanto basta per attirare l’attenzione dei presenti verso il palco. Un set cosparso di noise e fuzzosità come, pare evidente, piace al pubblico del Musica Sottolio.

Giusto il tempo di prendere qualcosa di fresco da bere e dal palco si apre quello stargate che consegna i Gotho all’estrema unzione: i suoni dei synth come il canto delle sirene che ammalianti ti attirano a loro e l’incedere della batteria come marcia che ti accompagna sulla loro astronave. Leggo che ci tengono a sottolineare “Che non si dica in giro che i Gotho saltano i pasti!”, ma non specificano che il pasto sei tu. Se capitano dalle vostre parti non fate l’errore di dire “eh, sì, belli, spero di riuscire ad organizzarmi…”: andateci!

foto di Giancarlo Galante

Siamo salvi? Chi se ne frega! Al momento prendiamo fiato. E una cosa da bere.

Non nascondo che la mia curiosità per il ritorno dei Three Second Kiss è alta. La mia ultima volta con loro fu a Catania, era l’anniversario dei trent’anni di carriera degli Uzeda, due serate di maggio 2018 che rimangono pietra miliare di un movimento musicale ed etico da abbracciare ancora di più dopo l’addio prematuro a Steve Albini. I suoni di chitarra sono taglienti e le ritmiche sostengono il mood che da sempre è il marchio di fabbrica dei TSK. “We are little soldiers of a senseless wars”, dicono in Mother. Una consapevolezza che appartiene al nuovo album e che sta tanto nella musica quanto nei testi. Un ritorno scandito solo dalla ritrovata voglia di essere band ed esserlo al meglio, senza obblighi nei confronti di nessuno che non siano loro tre. Il concerto scorre un pezzo dopo l’altro come se fosse una sola grande entità che piano piano ti avvolge e ti fa stare comodo, sempre più comodo.

Alcuni lo chiamano post-rock altri alt-pop, altri non hanno ancora trovato i termini giusti o si sono semplicemente seccati di attaccare etichette per facilitare l’approccio con la cosa, l’approccio con le cose. Ascoltateli, decidete. Niente fronzoli, niente forzature. C’è della buona musica e avete delle orecchie per poter capire.

foto di Giancarlo Galante

Che poi sono anche i principi alla base di Musica Sottolio, che con la sua formula rimane tra gli esempi di resistenza sonora che ogni paese e ogni città dovrebbe offrire ai propri cittadini almeno una volta l’anno.

E per chi ancora non ha questa fortuna sotto casa, l’appuntamento è per la diciannovesima edizione.