di: Señor Decente
Sai com’è, quando lavori fai sempre tardi a tutto. E così è stato. Partono da Pisa, traffico, almeno è giovedì. Arrivi a Bologna, gli altri stanno già mangiando e loro scaricano e montano. Sound check e via sulla pasta, ne rimane pure un po’. Gente umile a ‘sto giro. Pausa neanche troppo lunga e poi via sul palco. Sono in tre, sapevo fossero in due. Il terzo è tale “Caligola”, fa un intro con la cornamusa che lascia tutti tra sgomento ed entusiasmo e poi arriva Fanciullino.
Fanciullino è un duo da tosco-sardo, si è tenuto il disco dentro per quasi 2 anni. Appena le maglie del covid si sono allargate è stato sputato fuori. Si chiama Ultras Timido, e forse rappresenta più di tutto lo spirito del gruppo. Una voglia prorompente di esistere ma quasi senza farsi notare. Ultras Timido è fatto da 9 intensissimi pezzi che non superano i due minuti e 46 secondi, quando i ragazzi si vogliono proprio sbottonare. Le sonorità sono punk, i testi sono emotivi. La chitarra dal suono distorto e sghangherato si attorciglia su se stessa mentre la batteria irruenta batte e non perde un colpo, poi all’unisono corrono dentro nei 20 minuti che separano l’inizio dalla fine.
Uno sfogo senza frustrazione, un’energica attestazione della realtà che li circonda. Ciò che piace, ciò che si teme, tutto viene eviscerato sull’altare del Fanciullino.
Si parte letteralmente di corsa, con Gilles. Gilles Villeneuve è morto correndo a 230 km all’ora, è forse il rischio che ogni tanto sentiamo quando “sto correndo troppo… poi faccio il botto”. Non sempre ci sono risposte chiare, e allora “caro Gilles come si fa?”. C’est la vie. Si passa per Vipera, si arriva a Ombra, un pezzo dal moto ondoso. Come spesso fanno, i Fanciullino affiancano parti veloci e parti più lente, travolgendo l’ascoltatore. Il secondo sportivo vintage del disco è Gigi Riva “Rombo di tuono” che emerge da Picco di gomma. Questo si che è un pezzo ultras. Tutto si chiude con Solo Metato, parlando di luoghi d’origine, situazioni atipiche e solitudine.
Anche qua vale il discorso che parlare di musica lascia il tempo che trova. Ad ogni raccomandazione basterebbe mettere il link, fine. Nonostante ciò, bisogna riconoscere vari meriti ai Fanciullino, molti li scoprirete all’ascolto. Ma uno ve lo svelo, dicono “Lavorare puzza”, e lo fanno nella stessa canzone in cui dicono “leggo Gilgamesh” (Cafaggiareggi). Il resto lo lascio alle vostre orecchie e alle due persone che ve le rovineranno.
Ah non cercarli, non è un gruppo social-ista, se vuoi interagire ascolta il disco e chiamali a suonare.