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Raccomandazioni #36 : M.U.S.A. – il racconto distopico dei Lantern

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Dopo due anni di silenzio, i Lantern sbucano dalla tana il 29 aprile di quest’anno per annunciare una nuova, e inaspettata, uscita. Stimolati a scrivere un nuovo disco da Presto!? Records, durante il 2021 concretizzano 5 pezzi poi registrati durante 5 giorni di convivio e lavoro a Villa Scorpioni, nella Romagna dove la band è nata e cresciuta. Il 13 maggio esce così M.U.S.A., un concept album di science fiction punk. I cinque brani sono cinque racconti dal distopico 2182, ma come tutte le distopie nascondono frammenti di realtà. I protagonisti, annunciati dai titoli descrittivi, sono richiamati nella copertina disegnata da Ufficio Misteri.

La voce parla sempre in prima persona come protagonista della storia, che nel primo brano è un gatto, di preciso Il gatto che vide l’ultimo incontro tra G. e P. Quando la voce ha finito le parole, il termine della storia è portato avanti dal sassofono e siamo già al secondo pezzo.

È il turno di Cadetto Lin non ferma su Marte, il singolo estratto dal disco. La storia del cosmonauta cinese che da più di 1000 giorni è in viaggio per il pianeta rosso sotto il costante occhio del Partito, ad un tratto qualcosa interrompe le comunicazioni e il cadetto non è più osservato e può finalmente scegliere cosa fare e deciderà di superare Marte, libero nel cosmo. Verso l’infinito e oltre?

Il terzo brano, La rivelazione Dorata di Anna Calvi, inizia con una lunga strumentale e per poi far partire la narrazione. È la storia di una donna e, anche se posizionato nel futuro, i temi centrali di questa storia ovvero il controllo e l’acqua “inquinata” non sono così distanti dal presente. Cuore / Amore / Visore conquisterà gli appassionati dei primi Lantern, avendo la spinta hardcore dei dischi passati. Il disco si chiude con il pezzo forse più osato, caratterizzato dalla voce al vocoder del Robotaxi Model T, protagonista dell’ultima storia.

Durante tutto il disco musica e voce sono votati alla narrazione e tutto si articola in funzione del racconto. Le chitarre più calme del solito, fanno arpeggi che strizzano l’occhio al post-rock (senza esagerare, sono ancora i Lantern) per accompagnare il parlato. Parlato che sostituisce spesso il cantato, come si addice ad un racconto, mentre le urla tornano a bisogno, quando la storia lo richiede. Cori evocativi si trovano in Cadetto Lin, La rivelazione Dorata e Robotaxi.

I testi sono incastonati sulla musica in modo che ogni stacco e cambio abbiamo un effetto sulla narrazione.

Per quanto si avverta lo stacco con i dischi passati, forse spaziare in nuovi campi e attingere ad immaginari distanti dal classico post-hardcore può permettere a band come i Lantern di svecchiarsi e continuare ad esistere senza ripetersi.