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Perché è importante studiare oggi Henry David Thoreau

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Henry David Thoreau è stato un filosofo, scrittore e poeta statunitense: nacque a Concord, nel Massachusetts, il 12 luglio del 1817, e morì di tubercolosi nel 1862. La sua figura è ancora oggi poco approfondita nel mondo accademico, per quanto la qualità della sua mente filosofica meriterebbe un trattamento ben diverso. In uno dei suoi momenti più ispirati del suo libro Walden ovvero Vita nei boschi, Thoreau affermava: “Dobbiamo imparare a risvegliarci e a restare svegli, non con ausili meccanici, ma con un’infinita attesa dell’alba.”

Secondo lo scrittore la diversità non è costituita dalla mente di chi pensa, ma dal modo in cui si usa la mente. 

La poetica di Walt Whitman e del filosofo Ralph Waldo Emerson, la cui critica preveggente nei confronti del conformismo che la società esercitava sulle persone, produsse uno dei movimenti più interessanti del 19esimo secolo. Oggi più che mai serve una visione d’insieme illuminata per fare un business sostenibile capace di porre l’accento sul concetto di originalità, esclusività, fuori dal mucchio e dallo standard preconfezionato delle grandi catene di distribuzione industriale e convenzionale. 

L’autentico che si confronta con l’inautentico

Attorno al concetto di autentico e di inautentico si sviluppava la filosofia esistenziale durante il ventesimo secolo. Concetti resi celebri da un filosofo come Heidegger, il quale delinea questa analisi nella sua opera Essere e tempo. Si tratta di due diverse condizioni contrapposte sulla condizione dell’esserci (Dasein) che può essere identificato con l’uomo. Essere quindi è una possibilità che si traduce come una scelta consapevole della vita, attraverso ogni forma di esperienza. Scegliere, conquistare, oppure il suo contrario. Nel primo caso viviamo quindi una esperienza sensoriale di autenticità, nel secondo invece di inautenticità. Nell’inautenticità. secondo il filosofo, ricadrebbe l’intera esperienza ed esistenza contemporanea, anonima. Partendo da questo concetto quindi possiamo vedere come una visione univoca e precisa diventi sempre più difficile da perseguire nell’epoca della frammentarietà postmoderna che è il nostro presente attuale.   

La lezione di Thoreau nella società attuale

Due sale trovai in quel cinema e io scelsi quella dove proiettavano Sean Penn, ed è per questo che sono diverso. Dopo aver visto l’interessante pellicola di Chloé Zhao, Nomadland, mi sono tornate alla mente alcune delle scene più commoventi del film Into the wild – Nelle terre selvagge, film del 2007 diretto da Sean Penn. Come diceva Lord Byron:

“C’è un piacere nei boschi senza sentieri,

c’è un’estasi sulla spiaggia desolata,

c’è vita laddove nessuno s’intromette.”

Esistono due categorie di persone nel film della Zhao: gente che vive nel camper perché non può permettersi altro e gente che lo fa perché non sopporta di avere solide fondamenta. Ed è proprio su questa filosofia di vita, estrema, selvaggia, wilderness, che si basa un certo tipo di arte di stampo nordamericano. C’è un legame evidente che mette assieme figure diverse come quella di Thoreau e Whitman, dei Jack London e dei beatnik come Kerouac, Corso e Ginsberg. C’è una fiammella di luce nella voce flebile di Bob Dylan, il quale raccoglie le forze per celebrare nel suo ultimo disco, Rough and Rowdy Ways, quell’America perduta e dimenticata. Martoriata più che dalle scriteriate politiche di Obama e Trump, due facce della stessa medaglia, dalle logiche delle corporations che fanno un solo boccone di tutto quello che era Maverick, indipendente, spavaldo. 

È vero che tutto prima o poi deve essere assorbito, anche la figura del ribelle, del piantagrane, ma quanto bisogno c’è oggi di ascoltare una voce fuori dal coro che abbia il coraggio di levarsi su tutto e cantare la realtà di questo mondo dominato dal profitto e da un conformismo che non lascia grandi possibilità ai dissidenti.

I vecchi resistono e i giovani periscono, a livello di idee. Una generazione cresciuta con i nuovi media che non contempla la possibilità di un pensiero altro, indipendente e autonomo. Prima o poi dovremo fare i conti con noi stessi, perché dopo la pandemia, l’emergenza sanitaria e la nuova crisi economica che già mostra i suoi affilati denti, ci saranno persone costrette a spostarsi da un punto all’altro del globo per reclamare un posto in cui vivere. La prossima generazione sarà chiamata a un sacrificio molto più alto rispetto alla nostra.

Ecco perché è importante studiare e conoscere oggi Henry David Thoreau, Walt Whitman e Ralph Waldo Emerson.