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Studi su Stirner

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Parlare e scrivere di Max Stirner non è stato mai semplice. Chi ha voluto semplificare lo ha definito il massimo teorico dell’individualismo anarchico, oppure il filosofo dell’egoismo che ha fornito argomenti a quanti hanno rivendicato il loro disimpegno nella vita, oppure ancora, un filosofo ambiguo, ammirato persino in ambienti fascisti. Tanto si è scritto e detto di quest’uomo, il cui vero nome era Johann Caspar Schmidt, nato e vissuto in Germania (o, per essere più precisi nel regno di Baviera e di Prussia) nella prima metà dell’Ottocento, esponente della sinistra hegeliana, divenuto famoso per il suo potentissimo libro “L’unico e la sua proprietà”, e ciò a dimostrazione di come le sue riflessioni siano riuscite a penetrare in profondità il pensiero moderno, stimolando dibattiti accesissimi e di altissimo livello che hanno scomodato il fior fiore dei filosofi e pensatori del periodo e anche successivi, fino ai nostri giorni.

Nonostante gli sforzi dei suoi detrattori e di quanti hanno dedicato interi volumi (si pensi al Marx de La filosofia tedesca) per sminuire, confutare o fuorviare il suo pensiero, questo ha varcato quasi due secoli mantenendo una freschezza e una forza dirompente come pochi altri.

Stirner ha infatti posto fondamentalmente una questione, che non è quella dell’individualismo, ma quella dell’io, la cui forza è proprio la sua indefinibilità, il suo essere senza qualità e senza aggettivi. 

«Io ho fondato la mia causa su nulla» e «Io fondo la mia vita solo su me stesso perché niente è più importante e al di sopra di me» sono le frasi con cui si apre e si chiude L’unico, presagio di un’eruzione di iconoclastia, di libertarismo, di ateismo estremo, di contrapposizione ad ogni tipo di autorità, su cui si sono fondate le basi teoriche dei movimenti rivoluzionari, e dell’anarchismo in particolare, che, pur nelle sue articolazioni teoriche, ha attinto a piene mani nella filosofia di Max Stirner.

Un libro uscito per le edizioni La Fiaccola di Ragusa lo scorso mese di maggio, ripropone ora alcuni studi dell’autore, Enrico Ferri, docente presso l’Unicusano, dedicati al pensatore tedesco; studi fondamentali per comprendere il profondo pensiero di Stirner, per fare chiarezza sulla miriade di interpretazioni, per approfondirne i punti fondamentali.

Basti leggere l’indice per comprenderne la portata:

Al lettore.

Dimensioni della rivolta in Max Stirner.

Relazionalità e diritto in Max Stirner.

La rivolta stirneriana contro il mondo moderno.

Antimo Negri lettore di Stirner.

Egoismo e giustizia ne L’unico e la sua proprietà di Max Stirner.

Leggere Stirner nel e attraverso il suo tempo.

E, per finire, una importantissima, molto completa e fondamentale Bibliografia stirneriana.

A tratti di difficile lettura per chi non mastica di filosofia, il volume di Ferri è tuttavia un fondamentale strumento di studio sia per chi vuole avvicinarsi a Stirner che per chi lo conosce e può trovarvi riscontri, stimoli, elementi di riflessione, ma anche conferme e smentite. Quanto di più e di meglio ci si può aspettare da un libro.

Enrico Ferri, Studi su Stirner, L’unico e la Filosofia dell’Egoismo, La Fiaccola, Ragusa 2021, pagg. 256, euro 25.