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Un calendario “anomalo”

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Esce dal 1990, puntuale ad ogni autunno. Viene pubblicato a Ragusa, impaginato e stampato a Catania, ma pensato e scritto a Bollate, in provincia di Milano. E’ il Calendario di effemeridi anticlericali, giunto alla sua trentunesima edizione, autore Pierino Marazzani.

La caratteristica principale risiede proprio nell’accurata e minuziosa ricerca di avvenimenti concernenti religioni e chiese, preti e curati, credenti e bigotti, e nell’inserirli nella casella di ogni giorno in modo da ricostruire un’altra narrazione rispetto ai calendari cosiddetti normali. Il lettore troverà in un determinato giorno non tanto il santo (o l’elenco dei santi, che sono molto più di 365 e si devono accontentare di star stretti dentro la giornata loro assegnata) ma la segnalazione di un episodio: una bolla papale, un campanile colpito da un fulmine, un prete pedofilo colto sul fatto, l’esecuzione di un eretico o di una eretica o strega, una carneficina da crociata o robe simili, una gita a San Giovanni Rotondo o altro luogo di culto, finita con un incidente mortale, e così via. Sono quelli che l’autore definisce “misfatti e disgrazie clericali” partendo dal presupposto che un prete che si ammala di cancro o sbatte con la sua auto contro un muro sia un caso da segnalare, venendo a cadere la protezione divina che rappresenta la migliore merce di scambio tra qualsiasi religione e i propri fedeli. Se non funziona sulla casta perché dovrebbe funzionare sulla massa dei “poveri cristi”?

Un’altra caratteristica del Calendario anticlericale è la parte grafica. Essa, infatti, ogni anno è dedicata ad un argomento, in genere legato a una ricorrenza particolare. Foto, disegni, immagini vengono così spalmati lungo tutte le pagine del calendario, rappresentando un’altro discorso parallelo. Per l’anno in corso la grafica è stata dedicata – e come poteva essere diversamente? – a Dante Alighieri, “il papa che mandava i papi all’inferno”; un degno modo di festeggiare il prestigioso anniversario cogliendo l’aspetto anticlericale del “sommo poeta”, quello che più ha dato fastidio e che gli ha procurato non pochi guai.

Per l’edizione del 2022, già disponibile per i lettori, l’anniversario scelto è quello dell’assassinio del giovane anarchico Franco Serantini, avvenuto a Pisa il 7 maggio del 1972, esattamente 50 anni fa, quando Franco aveva ancora 21 anni. Aveva partecipato ad una manifestazione antifascista qualche giorno prima, affrontata dalla polizia con una pesantissima carica. Era stato tratto in arresto quel 5 di maggio in pessime condizioni di salute in seguito alle botte, trattenuto nel carcere Don Bosco di Pisa senza essere visitato né curato, fino al suo decesso alle ore 9,45 del 7 maggio, giornata di elezioni. Una delle canzoni dedicate a Serantini esordisce proprio su questo tema: “Era il 7 di maggio / giorno delle elezioni / e i primi risultati / giungon dalle prigioni”. Qualche lettore penserà subito al caso Cucchi, ma episodi di questo tipo percorrono la storia d’Italia si può dire da sempre.

A Franco Serantini vengono dedicate immagini (poche) che lo ritraggono a Pisa nel movimento degli studenti di quel periodo, le foto del funerale, ritagli di giornale, e testi vari.

Il Calendario contiene poi una serie di rubriche aggiornate di anno in anno: “Detti anticlericali”, “Poesie anticlericali”, “Suicidi clericali” (e sì, anche questo un fenomeno che mette in contraddizione le politiche della Chiesa, che ha sempre condannato il suicidio), quindi “Clero degenerato” e infine “Vittorie anticlericali”, quest’ultima riportando sentenze, pronunciamenti, leggi che danno ragione alla lunga battaglia anticlericale sui più svariati temi.

Insomma, un Calendario tutto da scoprire, che ci fa fare un tuffo nella storia, quando i preti comandavano sulle vite di tutti, e ci fa riflettere sull’enorme potere che la chiesa cattolica e tutte le altre chiese o istituzioni religiose, in Italia come altrove, continuano a mantenere, condizionando la vita di miliardi di persone.

Pierino Marazzani, “Calendario di effemeridi anticlericali 2022”, edizioni La Fiaccola, Ragusa, una copia euro 7. Da 5 copie in sù si applica lo sconto del 30%.