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Una storia trascurata

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Con questo titolo e un bel fiocco nero in copertina, il libro curato dall’Ateneo libertario di Bologna ci preannuncia il tema contenuto nelle quasi 100 pagine del volume, uscito per le edizioni La Fiaccola di Ragusa nel luglio del 2020: la storia è quella degli anarchici, proprio per questo, quindi, si tratta di una storia trascurata. In un primo momento il titolo prescelto era l’indecifrabile “Asìncrono”, ma l’editore convinse gli autori a sceglierne uno più esplicito e… leggibile.

Tuttavia il termine asìncrono sintetizza bene il senso di questa narrazione, riferendosi a ciò “che ha un anticipo o un ritardo nel corso di una serie di movimenti previsti come simultanei e paralleli”; in altre parole, non sincronizzato. E che cosa si è detto e si continua a dire del movimento anarchico? Esattamente che esso è fuori del tempo, troppo in anticipo, utopistico rispetto alla realtà, oppure, al contrario, che esso è fermo al passato, all’Ottocento e così via, in pratica, egualmente fuori del tempo, ma questa volta in ritardo.

La “Cronologia” di cui è composto questo libro, che inizia nel 1848 e termina nel 2012, tende invece a dimostrare tutto il contrario, ovvero come quelle idee, e quei movimenti che ne scaturirono, fossero pienamente realisti, e proprio per questo pericolosi, quindi da emarginare, combattere, denigrare, sconfiggere. Un’impresa in cui si sono impegnati in tanti, a destra e a sinistra, monarchi e repubblicani, capitalisti e comunisti di Stato, chiese e sette, riformisti e rivoluzionari. Una unione sacra fra diversi, uniti nel perseguitare l’unico nemico effettivo che tutti avevano: l’anarchismo come movimento che sin dal suo sorgere aveva messo il dito nelle vere cause delle diseguaglianze sociali e dell’infelicità fra gli esseri umani. 

Questa storia ci consegna sicuramente degli sconfitti, ma non è poi così certo che siano solo gli anarchici, i quali, se non hanno trionfato in quei luoghi e momenti in cui ci sono andati assai vicini, non è stato sicuramente per il loro essere fuori dal tempo. Chi ha studiato la Comune di Parigi, la rivoluzione messicana, quella russa, o la spagnola, sa quanto hanno pesato nel loro fallimento gli atteggiamenti delle componenti rivoluzionarie di tendenza statalista, i loro tradimenti, l’imposizione con la violenza delle loro linee politiche. E chi oserebbe dire che Michail Bakunin si sbagliava quando polemizzava con Karl Marx a proposito della dittatura del proletariato e del comunismo di Stato, prevedendo (ma non perché fosse un indovino, ma in quanto acuto pensatore e conoscitore dell’animo umano) che le burocrazie di partito che si sarebbero impossessate del potere in nome del proletariato o del popolo, avrebbero dato vita a regimi di polizia, a Stati totalitari che avrebbero fatto rimpiangere lo zarismo o le società capitalistiche?

Insomma, sconfitta sul campo, l’idea anarchica ha continuato a circolare, infiammare, riemergere in mille situazioni, dalle esperienze comunitarie del dopoguerra ai movimenti giovanili degli anni sessanta, dalla contestazione del ’68 alle grandi battaglie antimilitariste e antinucleari degli anni settanta e ottanta, da Occupy Wall Street alle rivoluzioni contadine in Chiapas o eco-femministe in Rojava, e così via.

Il libro di cui si sta trattando ci offre una breve sintesi di questo lungo percorso, cadenzandolo con episodi, avvenimenti, fatti, citazioni spesso sconosciute ai non addetti ai lavori. Si presenta così come un vero e proprio promemoria, utilissimo a suscitare la viva curiosità nel lettore verso singoli aspetti che potranno essere approfonditi grazie anche alla copiosa “bibliografia essenziale” che lo correda, composta da ben 94 titoli. I vari capitoli sono completati a volte da provvidenziali appendici documentarie che ci permettono di penetrare più a fondo in questo mondo di sognatori con i piedi per terra, di individui, cioè, che pur sporcandosi le mani nella nuda realtà, non hanno rinunciato a dotarsi di una prospettiva, e di mantenere quell’orizzonte sempre vivo, condizione per non perdersi nell’attivismo fine a se stesso o per non svilirsi in pratiche riformiste o in pseudo scorciatoie.

Un glossario con una trentina di voci completa il volume fornendo un utile strumento di ulteriore conoscenza.

Ateneo libertario. Una storia trascurata. Cronologia anarchica 1848-2012, La Fiaccola, Biblioteca anarchica n.19, Ragusa 2020, pagg.99, euro 10,00. Per info info@sicilialibertaria.it