di: Renato Failla
Yaya Bey – Exodus the North Star
Figlia del Rap, il padre è Grandaddy I.U. uno dei pionieri del genere, dopo il disco Remember Your North Star con cui affronta temi sociali forti ma con la sensualità del R&B, torna con questo Ep per esplorare altre sonorità vicine anche al Reggae.
Ai! – Manuale Illusione
Progetto tutto italiano nato tra le mura del Locomotiv Club di Bologna. Ambientazioni notturne, cantautorato anni ’70 che si fonde con il Post-Rock, la lingua è in italiano ed è recitata. Un concept album nato anche da tanta improvvisazione. Demetrio Stratos ne sarebbe stato contento.
Lonnie Holley – Oh Me, Oh My
Nato negli anni 50 in Alabama e barattato per una bottiglia di Whisky a quattro anni. Una vita nell’arte a 360° e l’avanguardia Jazz come espressione sonora. Il nuovo disco è prodotto da Jacknife Lee. Due mostri sacri della musica di epoche diverse che si uniscono per dare vita ad una Supernova.
King Isis – Scales EP
Le nuove artiste della Black Music mischiano tutto sconfinando da un genere ad un altro senza nessun problema e difficoltà, passando dal Post-Rock al R&B più classico. Può suonare strano a chi è abituato agli steccati di genere ma qui c’è arte e ce la teniamo stretta.
K-Ant – Cenere
Il Nu Soul di stampo italiano, quello fatto bene, con incursioni in alcuni casi ai limiti del Prog (Cenere). I testi sono introspettivi e il cantato cambia forma poggiandosi su groove sempre diversi. Vogliamo dischi come questi nelle radio e in cima alle playlist.