di: Renato Failla
Makaya McCraven – Deciphering The Message
Un disco che riprende importanti brani Jazz del passato e li rielabora sotto una nuova veste, sempre Jazz ma con evidenti influenze Hip Hop. A chi ha nutrito perplessità perché sembra un album da ascoltare durante un aperitivo vorrei dire che faccio un altro Gin Tonic.
Mike Pride – I Hate Work
Prendi il furioso disco del 1982 di una band seminale dell’Hardcore Punk, i Millions Of Dead Cops (citati addirittura da Kurt Cobain tra le band più influenti), mettilo in mano al batterista e compositore Mike Pride, affiancagli Jamie Saft e Brad Jones e verrà fuori un album di standard Jazz con venature Swing: una chicca da mettere sotto l’albero di Natale.
Bento – Hey, Dreamers!
Sognano il doppio i salentini Bento perché al Sud si fa molta più fatica per ogni cosa ma se riesci a raggiungere il tuo obiettivo, poi i risultati ti rimettono in pace con il mondo.
Nightmares on Wax – Shout Out! To Freedom…
Uno dei dischi che sto ascoltando di più in questo momento. Non dovrei neanche spiegarvi il perché ma se proprio devo, vi lascio il link, così a fine ascolto me lo spiegate direttamente voi.
Novadeaf – Carnaval
Mentre ieri mettevo a posto i miei dischi è ricapitato tra le mani questo stupendo lavoro che ho amato tantissimo in un anno particolare: è Folk-Pop, di matrice italiana (non nel cantato) ma dal sound internazionale e prodotto una meraviglia. È uscito nel 2015 ma dato che qui non esistono regole nella compilazione e magari molti di voi non lo conoscono, è praticamente una novità discografica.