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Consigliati Marzo 2023

di:

Kelela – Raven

L’artista americana torna con un album carico di emotività e significato che ci fa immergere totalmente durante l’ascolto, lasciando fuori solo il viso per respirare; esattamente come nella copertina. È un manifesto contro le discriminazioni delle donne nere nella musica elettronica e un album potente (trovate un approfondimento nella puntata di To Tape di fine febbraio).

De La Soul – tutta la discografia

Non è un album, ovviamente, ma è esattamente ciò che leggete e sì, per chi li conoscesse già riguarda tutte le pubblicazioni durante il periodo di attività dei De La Soul. Questa scelta per due motivi: il primo è che, dopo anni di battaglie legali per recuperare i master, ora la discografia è disponibile finalmente in streaming e suona proprio come una novità discografica, soprattutto per quanta attenzione ha generato intorno. Il secondo motivo è la dipartita di Trugoy the Dover a pochi giorni dal 3 marzo, data di “esordio” del gruppo sulle piattaforme di streaming, che non potrà festeggiare un altro traguardo così importante per una band che ha fatto la storia del Rap e della musica tutta.

Jonah Yano – Portrait of a Dog

Il giappo-canadese pubblica un disco “polaroid” per fissare un’istantanea familiare che racconti le sue radici e la sua provenienza. Il lavoro è affidato totalmente ai Badbadnotgood che lo permeano di quell’aura Jazz adatta ad un racconto del genere. Perché il ritratto di un cane? Ascoltare per capire.

Alexis Evans – Yours Truly

Dalla Francia con Soul passando per la Record Kicks che accoglie in casa il “Soulboy” di Bordeaux. Le origini del genere si mischiano a sonorità più nuove evitando quindi quel paradigma della “riscoperta dei classici”. Vogliamo il Soul ma lo vogliamo oggi, e Alexis Evans è l’uomo giusto.

Rumba De Bodas – Yen Ko

Di ispirazioni Afrobeat ma con i piedi ben piantati nel presente e nei propri territori, quello di Bologna in particolare. I Rumba de Bodas da quindici anni guardano oltre il Mediterraneo, lì dove la storia della musica ha origini. Alla moda prima ancora che l’afrobeat fosse di moda, pubblicano un nuovo lavoro che mantiene costante quell’obiettivo di divulgazione musicale, politica e sociale al grido di “Hey, Oh, Yen Ko!”