di: Renato Failla
Sault – Nine
Hai presente quando tutti ti davano dello sfigato perché usavi nomignoli (aka nickname) per nascondere la tua vera identità e sentirti qualcuno?
Beh, c’è chi l’ha fatto con un’intenzione ben precisa, ha scritto quattro dischi dal forte impatto sociale e politico mantenendo sempre l’anonimato.
Ora i Sault ne hanno pubblicato un quinto, disponibile gratuitamente per 99 giorni dal 25 giugno, poi acquistabile in copia fisica.
Non devo dirti nient’altro (tic tac, tic tac…)
Three-Layer Cake – Stove Top
Zio Mike “petrusino” Watt dei Minutemen durante il primo lockdown con altri due scagnozzi, un disco Punk senza trovare una minima traccia, evidente, di Punk. Un album ideato e sviluppato con l’aiuto della tecnologia da un “vecchio” che negli anni 80 cantava del “No Future” e da due musicisti più giovani capaci di suonare insieme a chiunque con la stessa straordinaria intensità. E se non è Punk questo…
Savana Funk – Tindouf
– “Ammazza che groove, ma so’ stranieri questi, no!?”
– “No, sono italiani. SEGNA!”
James Senese – James is back
Jamese Senese ha 76 anni, è arrivato al ventunesimo disco della sua carriera.
Non ha intenzione di smettere di suonare e noi di ascoltarlo.
Casino Royale – Polaris
Sembrano sempre arrivare da un futuro lontano dopo aver viaggiato per mondi sconosciuti. Atterrano in questo pianeta ad ogni album pubblicato e riprendono immediatamente il viaggio alla ricerca di nuove strade musicali.
D’altronde sono i Casino Royale, e questo dovrebbe già bastare.