...

Dal mio bancone non riceverete spizzichi e bocconi gastronomici, ma musicali. Come un Augusto postmoderno (vedi “Borotalco”), ogni venerdì o giù di lì, riceverete consigli musicali suddivisi in base al gusto, alle tendenze, e alle novità, corredati di una playlist che li raccoglie tutti come una grande busta della spesa. Quindi preparate le papille uditive, iniziate a godere di tante primizie e di qualche robetta stagionata.

Dal Pizzicagnolo – La selezione di Giugno 2025

di:

LOADED HONEYLove made trees ***

Lasciatevi accompagnare dalla voce ipnotica e carezzevole di Ellie Langford in questo percorso sulle strade dell’amore. Disco emotivo e onirico, lungo le radici di un folk che fa flirtare tradizione, psych e soul. Una produzione delicata rende questo album un ottimo ascolto ad ogni traccia. Un lavoro di pura intimità, arricchito da arrangiamenti puliti e minimalisti, per vivere 30 minuti in un clima di amore libero.

ZE’ IBARRA – AFIM ***

Sarà la vecchiaia (di chi scrive), ma lavori di questo tipo riesco ad apprezzarli maggiormente. Un disco che vive tra mondi: attraversa musica popolare brasiliana, neo soul, art pop, elettronica e cantautorato, sempre con un tocco raffinato e alternativo. Una lavoro di gran classe, suonato e cantato divinamente, per tutti gli spiriti AFIM a questo mondo.

BLACK MARKET KARMAMellowmaker ****

Quella di affrontare ogni traccia con un approccio ripetitivo ed ipnotico è una dichiarazione di intenti. Il progetto inglese guidato da Stanley Belton completa il dittico iniziato con Wobble e si cimenta in un nuovo affascinante lavoro fondato su psichedelia, riverberi e ripetizioni. Un’opera apparentemente vintage ma scolpita nella contemporaneità.

BLACK MOTH SUPER RAINBOWSoft new magic dream ***

Progetto musicale proveniente da Pittsburgh, attivo da più di vent’anni, che vi farà addentrare in territori decisamente surreali, malinconici ed emozionanti. Dieci brani di indie-psych ricchi di groove: strati di synt e l’utilizzo del vocoder per tutta la durata rendono l’ascolto piacevole, avvolgente e affascinante. Il risultato è un bagno malinconico che vi incanterà traccia dopo traccia.

LITTLE SIMZLotus ****

Prodotto da Miles Clinton James, Lotus si distingue per un impianto sonoro ricco e multistrato, costruito su un intreccio raffinato di strumenti che dà forma a un paesaggio sonoro cangiante dove l’hip-hop si mescola con naturalezza a soul, jazz, punk e funk. Il risultato è un viaggio musicale e introspettivo, in cui Little Simz esplora le pieghe più profonde della propria identità e del proprio vissuto. Un’opera densa, tanto liricamente quanto musicalmente, che consolida la sua posizione come una delle voci più potenti e originali del rap contemporaneo.

MARY HALVORSONAbout Ghosts ****

La compositrice e chitarrista del Massachusetts, accompagnata da ottimi musicisti al sax e al resto dell’ensemble, propone un album di avant-gard jazz decisamente interessante. Un’opera intensa, elegante e piena di calore, con un equilibrio ben strutturato fra intimismo, improvvisazione ed esplosività orchestrale.

ANNAHSTASIATether ***

Una voce che è seta marezzata, dai toni caldi e suadenti. Il rischio di cadere nella monotonia è dietro l’angolo: quando speri in un pezzo con arrangiamenti e strumenti (e arriva), vuoi subito tornare alla pura vocalità e alle atmosfere eteree e minimali degli altri brani. Si tratta comunque di un’opera pregevole della cantautrice di origini nigeriane, che mescola folk gotico, soul iper-emotivo e pop narrativo con un’incredibile maturità espressiva.

NICCOLO’ FABILibertà negli occhi ***

Dopo alcune settimane dalla sua pubblicazione “fisica” (per motivi ideologici che – per quanto mi riguarda – restano incomprensibili), arriva finalmente anche in formato digitale il decimo album del cantautore romano. Nove tracce delicate, in cui la classica forma-canzone e i testi poetici di Fabi si fondono in modo perfetto con un’elettronica minimale. Un disco da assaporare al risveglio, mentre la luce si affaccia lentamente alle coscienze: una vera terapia per affrontare il resto della giornata con lucidità. (Mi risulta impossibile immaginare un Niccolò Fabi stressato o arrabbiato.)

THE SICK MAN OF EUROPEThe Sick Man Of Europe ****

Synth che costruiscono ritmi motorik cupi, ipnotici, ossessivi, su cui ogni tanto affiora una voce profonda e baritonale. 8 tracce praticamente perfette: asciutte, claustrofobiche, apparentemente minimaliste. Un disco che farà parlare parecchio, radicato nel post-punk ma proiettato verso un futuro incerto, distopico, alienato, malato.

ADRIAN QUESADABoleros psicòdelicos II ***

Il chitarrista e produttore dei Black Pumas fa uscire il secondo capitolo dedicato ad omaggiare la tradizionale balada latinoamericana. I vari featuring, fra le migliori voci in circolazione nell’ambiente, forniscono una tavolozza ricca di passione, malinconia e potenza. Il rischio “neomelodicos” è dietro l’angolo, ma la sapiente costruzini di arrangiamenti e la presenza di chitarre e altre sfumature psych rendono il lavoro estremamente interessante.