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Raccomandazioni #39 : Il velo grigio che ci avvolge suonato dai Birds in Row

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Lo vedete? C’è un lieve grigio sulle nostre teste, ci accompagna da anni ormai. Forse ci siamo abituati, non lo notiamo più. Eppure dovremmo notarlo, dovremmo anche impegnarci per mandarlo via, ma sembra che a molti di noi piaccia alla fine. Questo piccolo grigiume costante è incarnato da Gris Klein, l’ultimo disco dei Birds in Row. Gris Klein è il terso long play della band, dopo due dischi in continua evoluzione uno dopo l’altro, You, Me & The Violence e poi We Already Lost The World. Esce per la nuova nata Red Creek, che al momento conta 3 band nel suo roaster fra cui da menzionare i Cult of Luna, fondatori della stessa.

In questo disco trovano una nuova, evoluta, sonorità in continuità con i dischi precedenti. Nelle 11 canzoni troviamo elementi presi da vari “-core” (hardcore, metalcore & nice company), potenzialmente violenti, pensanti e per un pubblico di nicchia. Nel complesso il tutto è coniugato in maniera da unire la spinta violenta a scelte sonore, ritmiche e vocali di fatto orecchiabili, per un pubblico più ampio dei soliti pesantoni.

Tutte le canzoni sono densamente cantate, quasi quasi qualche strumentale non guasterebbe, ma pazienza. I testi sono lunghi poemi/racconti che vengono scanditi a urla più o meno composte e raramente dal parlato. Nel primo pezzo, Water Wings, si trova una reminescenza dell’urlato/parlato dei La Dispute in Such Small Hands.

In Noah si cammina su una via, una via che ci porta nell’oscurità. Una voce ci dice “come with me” ma è un “dentist with no front teeth telling me how to smile, how to brush it hard and how to hide my insides”. Una via che se percorsa può trascinarci “from a circle of pain to a circle of doubt to a circle of shame”. Ci illudiamo di poter sistemare tutto con il denaro, avere gioia e riparare ai danni. Mentre il diluvio universale ci ricopre e sommerge, e la ricchezza non ci salverà. In Nympheas si percorre un amore consumato, sofferto, venduto. Si passa a Trompe L’œil, illusione ottica come è un illusione sonora questo stesso pezzo. Nei 6 minuti di durata si passa dalla ballata dei minuti iniziali all’incattivirsi dei minuti finali, riprendendo il filo con le canzoni precedenti.

In tutto questo grigio però c’è la visione positiva della band che emerge, i Birds in Row dicono “ Vogliamo che le persone sappiano che non sono sole e possono contare le une sulle altre… Il modo in cui ci trattiamo a vicenda è politico, va bene fidarsi degli altri… Quando le persone sono nella merda, si aiutano. Questo è quello che vogliamo trasmettere con questo disco: teniamoci per mano”.

Tirando le somme, Gris Klein è picchiato, sentito, non troppo veloce e orecchiabile. Sviscerà le oscurità del mondo post-pandemico in surriscaldamento suggerendo traiettorie positive. Adatto a fare corsetta solo se a fine corsetta scagli una quantità di sassi pari ai secondi che dura il disco.