di: Stefano Barone
Gli Addict Ameba li ho conosciuti dal vivo, in occasione di un loro breve tour siciliano: mi hanno fatto talmente schifo che sono andato a vederli due volte di seguito. Con un progetto così travolgente, la questione diventa se il gruppo sia in grado di rendere su disco la stessa esaltazione che costruisce dal vivo. Ascoltando il nuovo Caosmosi, seguito dell’esordio Panamor (2020), direi che la scommessa è vinta: l’album suona freschissimo, perfetto per ballare mentre fate il cambio di stagione negli armadi (voi, che qui in UK ha appena grandinato).
Gli Addict Ameba sono una caterva di persone, riunite attorno al chitarrista/compositore/stregone Lorenz (già in Al Doum and the Faryds). Vengono fuori da una piccola scena milanese che si è rivelata un vero crogiolo di musiche contaminate, e ballano saldi sull’asse dell’Atlantico Nero, tra West Africa e suoni latini (ma con puntate nell’ethio-jazz – sentite per esempio Interlude), accogliendo dentro il loro afrobeat le influenze più disparate dei membri del collettivo.
I pezzi di Caosmosi sono nati per accumulazione, aggiungendo gli strumenti in studio man mano, e così trasformando di continuo gli arrangiamenti. Ma ascoltando il disco questa cosa non si nota, tanto la musica fluisce organica e frizzante, tra le chitarre perfette di Lorenz, i fiati inebrianti, il piano e l’esplosiva sezione ritmica.
Musica per divertirsi e ballare, ma con una coscienza profonda. A partire dal titolo, che strizza l’occhio a Félix Guattari e cerca di raccontare un’alternativa caotica al caos dall’alto di guerre, distruzioni climatiche e repressione che viviamo. Questa coscienza emerge anche negli interventi vocali, sia in quelli del percussionista Paolo che nei contributi dei due ospiti – Joshua Idehen, artista spoken word che ha collaborato con Sons of Kemet e The Comet is Coming, e l’attore e musicista tunisino Rabii Brahim, che anela alla sua terra nell’accorata Ya Bled.
Un disco da sentirsi a ripetizione, in attesa di poter inseguire gli Addict Ameba ovunque andranno questa estate.
Caosmosi esce per La Tempesta e Black Sweat, e ve lo comprate qui.
[foto in copertina di Guido Borso]