...
...

Vortice di suoni e colori nel Kaleidoscope Split

di:

E se vi dicessi che oggi si parla di un disco di tre band, ma anche di tre dischi? Forse sarà confusionario ma non volevo fare il cosiddetto “salami publishing” usato nelle pubblicazioni accademiche. Preferisco farcirvi per bene in una volta sola, ad aprile il clima si fa più caldo ed è giusto mettere legna per far ardere il mese.
La Raccomandazione di aprile gira attorno ad uno split, uno split quasi interplanetario. Forse alcunə di voi avranno già incrociato tra i propri ascolti il Kaleidoscope Split uscito il 5 febbraio. Un vero e proprio caleidoscopio che fa girare la testa a cercare sulla cartina le band ma soprattutto che fa brillare le orecchie per la varietà di colori che è capace di sprigionare. Questo dischetto è uscito in forma di cassettine per l’americana Self Versed Records, per la Tokyo-based BSDJ e l’inglese Gizzmoix Records. Le cassette si sono già praticamente finite e parte dei ricavati è a due associazioni che supportano vittime di abusi, Safe Horizon (USA) e Flora Tristán (Perù).

Affrontiamolo con ordine. Purtroppo, abbiamo solo tre brani. Il primo è Knock Knock dei Son of Deni, Bielorussi ma basati a Varsavia ad esser pignoli. Un brano emo tirato per gli angoli verso il math e verso il jazz, inizialmente ricorda quasi i Covet. I suoni sono asciutti e limpidi. Sul fondo emerge la voce, gracchiante in lingua natià della band, che rimette tutto a suo posto. I Son of Deni sono freschi anche dell’uscita del loro primo vero EP Sporty a settembre 2023, prima erano state rilasciate solo tre canzoni in due uscite diverse. In Sporty i suoni sono più caldi ma rimane la pasta tipica della band con lunghe parti strumentali ad alta dinamica e brevi cantati esasperati.

Il secondo brano di Kaleidoscope Split è dei Kidchen, da Bogotà, Colombia. Lo Que Tù Piensas Que Va Llegar mi ha sinceramente fatto bene. Non sono solito dedicarmi al lato delicato dell’emo, ma qua tra la voce che fa l’altalena all’inizio (ascoltare per credere), le chitarre gazey/dreamy, le doppie voci, mi ha rincuorato e se stai leggendo questo articolo sta certə che funzionerà anche con te. E poi, guarda caso anche i Kidchen sono freschi di pubblicazione. L’LP Quejas Innecessarias è stato pubblicato a ottobre del 2023 e mantiene la cifra stilistica dei Kidchen, praticamente opposta ai Son of Deni, con la voce posta al centro di un grande abbraccio sonoro caratterizzato dai forti riverberi. Nell’LP qualche brano sfoggia un po’ di ruvidezza in più rispetto al pezzo nello split, bisogna ammetterlo.

L’ascolto si chiude con Burial Etiquette (Thunder Bay, Ontario. Ma che nome figo è Thunder Bay?). Faceless Departure è come si definiscono lə Burial Etiquette, ovvero non-binary screamo/emo. Le voci vanno dalle urla con voce pulita e sporca, voci (concedetemi la semplificazione) dal timbro femminili e maschili si uniscono generando degli apici emotivi. La musica è avulsa dalle complessità, suoni alla vecchia scuola e un finale con un riff di chitarra che può accompagnare una stagione intera di dolce malinconia. Lo split è finito, si dia il caso che i pure Burial Etiquette hanno pubblicato da poco un disco, Mis-en-scène, e vi tocca sentirvelo.


Bene, direi che i compiti per casa ve li ho dati. Ci riscriviamo tra un mesetto. Adios!