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0623 – Hong Kong & Desperate Infant

di:

Immagine di copertina a cura di:

WENJI XU, GIULIA CHEN

3C Liceo Artistico “F.Arcangeli” di Bologna

Honk Kong: calma apparente, scena underground e perdita dei diritti

Forse ricorderete che ad Hong Kong, tra il 2019 e il 2020, sono avvenute delle grandi proteste molto partecipate contro il governo Cinese. Tutto nasce dall’indipendenza di cui ha goduto Hong Kong fino al 1997, indipendenza che negli anni è lentamente svanita sotto la volontà della Cina. Quando è scaduto l’accordo che concedeva al Regno Unito i suoi territori, Hong Kong è tornata sotto l’egemonia Cinese insieme alle sue scomode libertà, i costumi e le influenze fortemente occidentali. Tutto questo ha portato a restrizioni e aumenti del controllo sulla popolazione. Per avere un aggiornamento sulla situazione e parlare un po’ di musica e dintorni, il vostro Señor Decente ha fatto due chiacchiere con Johnny di Desperate Infant Records che ha sede proprio nella regione di Hong Kong. 

Desperate Infant nasce, tristemente, a cavallo della pandemia nell’agosto del 2020, sospinta dall’interesse e la voglia di diffondere musica emo, post-rock e post-hardcore e motivata dall’assenza di spazi che fornivano questo tipo di musica nell’area di Hong Kong. Ebbene si! Avete capito bene, come pochissime etichette indipendenti, Desperate Infant ha una sede fisica aperta nei weekend dove potete trovare vinili e cassette principalmente. Di settimana Johnny fa il programmatore a tempo pieno, di qualcosa bisogna pur vivere.

Allora Johnny, qual’è la situazione politica e sociale nell’area di Hong Kong al momento?

“Attualmente la situazione sociale a Hong Kong sembra tornata alla normalità rispetto al periodo delle proteste del 2019. Tuttavia, dopo aver vissuto quel periodo, siamo diventati più consapevoli del legame tra eventi politici e vita quotidiana. La politica non riguarda solo i beni di prima necessità, ma si estende anche alla musica, all’intrattenimento, allo sport e ad altri aspetti della vita, che facilmente si intrecciano con la politica… Dopo le proteste del 2019, il governo di Hong Kong ha attuato la legge sulla sicurezza nazionale, facendo sentire i cittadini comuni sotto controllo. Non sappiamo se ciò che diciamo o pubblichiamo sui social media sia illegale, il che aumenta la sensazione di impotenza. Durante la pandemia, alcune persone che si sono schierate contro la vaccinazione sui forum online sono state accusate di istigazione alla sovversione ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale, il che aumenta ulteriormente la confusione e l’incomprensione nei confronti di questa legge.”

Parlando di musica, ti ho conosciuto perché hai prodotto diverse band da tutto il mondo, e in particolare parecchie italiane. La prima sono stati i Radura, ma poi hai prodotto i Votto, Garda 1990, Eremo. Com’è la scena musicale di Hong Kong? 

“Come nella cultura musicale mondiale, la musica che la maggior parte dei cittadini di Hong Kong ascolta oggi è il pop, spesso trasmesso dalla televisione e dalla radio. Tuttavia, negli ultimi anni, la scena musicale indipendente underground di Hong Kong sta guadagnando maggiore attenzione da parte dei giovani. Molti locali piccoli e grandi, come bar e locali per concerti, organizzano ogni settimana spettacoli musicali di vario tipo. Le band di vari generi, come l’hard rock, il metal e il dreampop, trovano a Hong Kong luoghi di esibizione e pubblico.”

Qualche gruppo delle tue parti da consigliare?

“Ci sono due gruppi che mi piacciono particolarmente. Uno sono i King Lychee, nati nel 1999 suonano hardcore punk e hanno aperto i concerti di diverse band, compresi i Sick of It All e i Comeback Kid. Il cantante, Riz, è il fondatore del sito web di informazione Unite Asia, che diffonde band asiatiche senza limitarsi a generi quali punk, hardcore e metal”

“L’altra è una band emo relativamente giovane di Hong Kong, gli Wellsaid, dal suono diretto e semplice che esprime emozioni delicate e volatili. Hanno suonato con i Chinese Football (Cina) e Forests (Singapore) e sono molto amati dai fan emo locali.”

Raccontaci un po’ della vita alternativa dalle tue parti…

“Bar e live house sono i luoghi comuni in cui si esibiscono le band underground, ma a causa dei prezzi dei terreni alti, questi luoghi stanno gradualmente diminuendo e vengono convertiti in edifici di maggior valore commerciale… vecchie fabbriche sono diventate un luogo interessante per la musica, l’affitto è relativamente più economico e la posizione è spesso remota, offrendo più spazio per gli eventi musicali. Molti concerti privati e sale prova si trovano in edifici industriali. Non è raro vedere uno spettacolo hardcore in un locale privato accanto a una fabbrica di abbigliamento o di alimenti. Tuttavia, a Hong Kong, svolgere queste attività negli edifici delle fabbriche non è del tutto legale e la polizia può venire a far controlli durante la serata”

Come ci si poteva aspettare, le conseguenze della politica influenzano anche realtà alternative e undeground.

“Non sono un musicista, ma certamente la politica ha un impatto significativo sulla scena musicale. Non solo influisce sulla libertà creativa delle band, ma anche sulla disponibilità di luoghi di esibizione. Anche noi consumatori possiamo avere delle problemi. Ad esempio, alcuni turisti della Cina continentale che vengono ad acquistare album possono avere difficoltà alla dogana quando rientrano. Sebbene Cina e Hong Kong operino secondo il principio “un Paese, due sistemi”, molti cittadini capiscono che non c’è una vera differenza, e chi di noi ha intenzione di vivere a Hong Kong in futuro potrebbe avere preoccupazioni simili.”

Per concludere, vi raccomando un paio di uscite recenti ad opera di Desperate Infant Records. Prima uscita del 2023 sono i è GAD dei TNG, una band di 3 lettere per un disco di 3 lettere con canzoni di 3 lettere. Screamo sgolato dalle Filippine.

Nonpareil, 15 minuti di screamo all’europea per questa band della Malesia.