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Benvenuti alla rubrica Design Foam!
Oltre il mainstream c'è il vasto mondo del design Indipendente. Nella nostra rubrica parleremo di questo e delle nuove tendenze del Design, una definizione dai vastissimi sottintesi. Parleremo di quello che c'è, di quello che verrà e di un futuro che è già stato immaginato attraverso il lavoro visionario e innovatore di progettisti capaci di prevedere e anticipare alcuni dei futuri traguardi del design e della tecnologia.

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La rivincita della Biblioteca Pubblica

di:

“E tu scopri che il mondo deve essere pieno di cose meravigliose e per conoscerle tutte, visto che la vita non ti basterà a percorrere tutta la terra, non rimane che leggere tutti i libri.” (Umberto Eco)

Cosa vi viene i mente quando pensate ad una Biblioteca pubblica? Forse un luogo buio e polveroso, poco frequentato, abitato da secchioni, vecchie signore e pensionati tristi e perciò scarsamente amato dai giovani. Una retorica del declino che ora sta cambiando. Le Biblioteche del terzo millennio sono luoghi confortevoli, luminosi, interattivi ed interdisciplinari, architettonicamente stupefacenti.

Grazie a nuove tecniche costruttive, alla sperimentazione di nuovi materiali, alla crescente domanda di cultura ed informazione, alla partnership tra committenti privati e amministratori locali illuminati, stiamo assistendo al rifiorire di questi straordinari luoghi.

Questi ultimi templi della conoscenza hanno cambiato natura continuamente nel corso dei secoli subendo diverse evoluzioni, spesso in funzione del loro utilizzo. Biblioteche di pubblica lettura, biblioteche storiche, universitarie e di ricerca, le grandi biblioteche nazionali ed internazionali, una articolata tipologia per rispondere ad una domanda culturale sempre crescente.

Da decenni ormai si parla della morte del libro cartaceo. Già negli anni 60 si profetizzava che i processi cognitivi introdotti dall’invenzione della stampa sarebbero stati presto sostituiti da processi percettivi e cognitivi completamente differenti mediati dalle immagini televisive o da strumenti elettronici che ne avrebbero decretato il tramonto.

Invece mai come oggi, nell’era dell’informatica, sono state edificate, rinnovate, costruite migliaia di biblioteche in tutto nel mondo tra cui senza dubbio le più grandi e ambiziose mai realizzate.

Delle biblioteche si occupa ormai una specifica branca dell’architettura e il campo è in continua evoluzione. La costruzione, il restauro e la ristrutturazione delle biblioteche sono un interessante sfida progettuale per architetti e amministratori locali, con le imprese che si contendono queste importanti commissioni.

Dall’Europa al Nord-America, dal Canada al Giappone alla Cina e persino alcuni paesi africani tra cui il Sud Africa e lo Zimbawe stanno investendo in questo settore costruendo edifici all’avanguardia di ogni dimensione che fungano da centri di informazione diffusi per il territorio.

Nella progettazione di una biblioteca pubblica sono molti gli aspetti da considerare in primis gli aspetti socio-economici del territorio e le fonti da cui attingere finanziamenti. Definizione dell’utenza, funzionalità e servizi, requisiti tecnici e ambientali, materiali, arredi, illuminazione, segnaletica e sicurezza sono alcuni degli elementi progettuali chiave indispensabili per una fruizione ottimale da parte degli utenti.

Il design deve rispondere alla necessità di un ambiente aperto ma insieme raccolto dove il libro posso continuare a veicolare l’idea antica e rivoluzionaria che la biblioteca è un bene comune e deve essere accessibile a tutti perché può contribuire ad affrontare le grandi questioni della vita come i piccoli problemi di ogni giorno.

Perciò luoghi intesi non solo come semplici depositi di libri o ardite scelte da Archi star, ma un dialogo profondo tra amministrazione pubblica, bibliotecari e designer e di come questo può contribuire a migliorare la nostra società:

Cosa fa, cosa dovrebbe fare una buona biblioteca e come la sua frequentazione ci può aiutare a vivere meglio?
Si può avere una società civile senza una biblioteca pubblica?
Quanto è importante la qualità dell’ambiente affinché il lavoro intellettuale risulti fruttuoso?

Vediamo quindi qualche progetto innovativo parendo proprio da uno dei più ambiziosi e grandiosi: la ricostruzione della leggendaria biblioteca di Alessandria d’Egitto.

Bibliotheca Alexandrina
Nuova Biblioteca Alexandrina, Alessandria, Egitto
Photo credits: Snøhetta architecture

Concepita come una rinascita dell’antica biblioteca della città fondata da Alessandro Magno circa 2300 anni fa e persa dalla civiltà secoli dopo, la nuova Biblioteca di Alessandria dal design contemporaneo inaugurata nel 2001 è costruita su un magnifico sito accanto all’antico porto di Alessandria, nel centro storico della città. Il grandioso progetto è stato immaginato e realizzato con l’intento di richiamare la maestosità leggendaria della biblioteca più importante del mondo antico, che sorse proprio nello stesso luogo e sfortunatamente andò in parte bruciata e in parte saccheggiata nei primi secoli dopo Cristo.

La biblioteca attuale progettata dal team Snøhetta ha 11 piani e può contenere fino a 8 milioni di volumi e al suo interno ci sono diversi musei e una scuola di scienze dell’informazione. Caratterizzato dalla sua forma circolare e inclinata, l’edificio ha un diametro di 160 metri per 32 metri di altezza. Una piazza aperta e una piscina riflettente circondano l’edificio e una passerella collega la città alla vicina Università di Alessandria.

Le sculture sulla facciata, come moderni geroglifici, sono opera degli artisti Jorunn Sannes e Kristian Blystad realizzate utilizzando gli antichi metodi di taglio della pietra locale. La sua vasta forma circolare accanto al porto alessandrino ricorda la natura ciclica della conoscenza, fluida nel tempo. Il suo luccicante tetto inclinabile ricorda l’antico faro alessandrino e dopo 2 secoli torna ad essere di nuovo un simbolo per l’apprendimento e la diffusione della cultura.

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Spostiamoci negli Stati Uniti con un progetto davvero proiettato nel futuro: la Biblioteca James B. Hunt Jr. Library in North Carolina progettata dall’architetto esecutivo Pearce Brinkley Cease + Lee e Snøhetta.

La futuristica biblioteca inaugurata nel 2013 è gestita niente meno che da robot, i BookBot, che sono programmati per recuperare uno qualsiasi degli 1,5 milioni di +libri della biblioteca in meno di cinque minuti. Gli utenti della biblioteca possono guardare attraverso una parete di vetro mentre i bookBots sfrecciano attraverso l’area di stoccaggio diretti da un super computer nascosto nelle viscere dell’edificio.

Questo sistema utilizza un nono dello spazio necessario tradizionalmente liberando preziosa metratura per aule studio, un auditorium e un Makerspace, con stampanti 3D, scanner 3D e taglio laser. Le superfici digitali interattive HD sono sparsi in tutto l’edificio, così come gli spazi creativi incluso un Game Lab che funge da laboratorio di test per la progettazione e lo sviluppo di videogiochi e offre agli studenti un’area di pausa studio divertente.

Per rispondere ed adeguarsi ai severi requisiti energetici richiesti dello stato della Carolina del Nord, sono state implementate diverse misure di sostenibilità. I pannelli solari rivestono un tetto in albedo costruito per controllare il clima interno. Grazie al suo elegante sistema automatizzato di recupero dei libri, la biblioteca è stata in grado di dimezzare il suo spazio, offrendo design e innovazione tecnologica di alto livello.

Un altro progetto ultra-futuristico è quello della Tianjin Binhai Library.

La biblioteca di cinque piani, progettata dallo studio di design olandese MVRDV in collaborazione con il Tianjin Urban Planning and Design Institute, copre 34.000 metri quadrati e può contenere fino a 1,2 milioni di libri. Completata In soli tre anni e inaugurata nel 2017 la biblioteca dispone di un’area lettura al piano terra, aree lounge nelle sezioni centrali e uffici, spazi per riunioni e sale computer/audio nella parte superiore.

Tianjin Binhai Library, Binhai Cultural District, Tianjin, China
Photo credits; MVRDV Architects

La futuristica biblioteca è collocata all’interno di una galleria, sormontata da archi a volta simili a cattedrali. Un’apertura ovale simile ad un Occhio luminoso funge da auditorium, e occupa il palcoscenico principale all’interno dell’atrio ampliando la percezione dello spazio all’interno.

Come avete visto alcune tra le più belle biblioteche del mondo sono state progettate con uno sguardo lirico sul futuro da architetti e designer visionari. Altre, come in Italia o più in generale nella vecchia Europa, sono meno avveniristiche ma in compenso la tradizione e la classicità delle strutture, restituisce loro un fascino immortale.

Trinity College Library, Dublino

C’è poi chi della diffusione della cultura attraverso la lettura ne ha fatto una vera e propria missione apparentemente quasi impossibile. Architetti, designer, educatori, artisti e attivisti hanno iniziato a pensare fuori dagli schemi per raggiungere i lettori in modo creativo ogni luogo.

L’argomento è articolato e vastissimo l’arco temporale ancora di più partendo dalle origini in Mesopotamia fino ai giorni nostri, e tocca argomentazioni importanti che vanno al di là della fruizione di un servizio, hanno a che fare con questioni cruciali per la società come la disuguaglianza sociale, l’integrazione, la democrazia.

E in tutto questo il ruolo del design è di cruciale importanza con committenti ed architetti vincolati dal comune impegno affinché l’importante compito della Public Library non sia relegato ai margini ma valorizzato e migliorato all’interno della società dell’informazione promuovendo il superamento di barriere sociali, economiche e geografiche.

Bibliografia

John Palfrey “Perché le biblioteche sono importanti più che mai nell’era di Google” (Editrice Bibliografica)

Alex Johnson “”Biblioteche insolite” (Editrice L’Ippocampo)

Link

The Guardian

Sole 24 Ore

Dezeen