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Benvenuti alla rubrica Design Foam!
Oltre il mainstream c'è il vasto mondo del design Indipendente. Nella nostra rubrica parleremo di questo e delle nuove tendenze del Design, una definizione dai vastissimi sottintesi. Parleremo di quello che c'è, di quello che verrà e di un futuro che è già stato immaginato attraverso il lavoro visionario e innovatore di progettisti capaci di prevedere e anticipare alcuni dei futuri traguardi del design e della tecnologia.

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Light design: il benessere della luce

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Immagina se la luce non solo fornisse una visibilità ottimale per le nostre attività, ma veicolasse anche significati.

Mai come in questo periodo dell’anno i nostri sensi avvertono di come la luce abbia influenza sul nostro umore e sulla nostra percezione. Al culmine del periodo invernale e in particolare durante quello Natalizio, le strade, i borghi, le città, i terrazzi e gli affacci addobbati con luci rendono familiare e rilassante l’atmosfera di questo momento dell’anno.

Illuminare il buio profondo si perde nella notte dei tempi. La metamorfosi del buio illuminato da fuochi, falò, lanterne, ombre cinesi e, in tempi moderni, le installazioni luminose artistiche, corrisponde ad accendere il protrarsi dell’oscurità invernale e l’effetto che provoca in noi è soprattutto emozionale: è confortante e genuino, ancestrale e di compiacimento e come parecchi studi scientifici confermano, ha ripercussioni positive sul nostro benessere.

E’ ormai ben noto che il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD) è un disturbo dell’umore che affligge soprattutto la popolazione residente in alcune località geografiche a causa del protrarsi di mancanza di luce naturale nel periodo invernale.

Quindi la gamma di luci e colori può avere un impatto diretto sulla felicità?

Da un punto di vista psicologico la luce è lo stimolo che più influenza la percezione umana, ma anche il benessere psicofisico dell’individuo nella vita di tutti i giorni. Relazioni tra emozioni e comportamenti basati sulla luce e le risposte psicofisiche sono ormai da tempo oggetto di studi scientifici in molti campi, dall’architettura alla medicina, allo scopo di veicolare benessere nel contesto di vari ambienti, da quello lavorativo, a quello ricreativo o dell’ambiente domestico.

Fino a non molto tempo fa, la luce era considerata “solo” uno strumento con una funzione visiva, uno strumento necessario per vivere un ambiente in sicurezza, per orientarsi e per svolgere al meglio le attività quotidiane. Ora viene progettata cercando relazionando neuroscienza, neuropsicologia e design dalla grande scala urbana a quella architettonica e a quella del design.

La Human Centric Lighting (HCL) sta acquisendo molta più rilevanza e prossimamente si rivelerà cruciale per progetti architettonici stimolanti e in campo medico (light Therapy).

Human Centric Lighting è un approccio alla progettazione che cerca di ottimizzare l’impatto biologico ed emotivo della luce sugli esseri umani attraverso progetti di illuminazione che mettano il benessere delle persone al centro.

Questi studi hanno provato che rimanere immersi in un’illuminazione non adatta alle nostre esigenze psico-fisiche sfalsa il nostro ritmo circadiano, il nostro bioritmo interno.

La luce sbagliata può provocare disturbi del sonno, irritabilità, difficoltà di concentrazione, aumento della frequenza cardiaca, disturbi della vista e in casi più gravi contribuire a scatenare malattie molto gravi, come la depressione.

Tecniche di Light Design e Light Art cercano di migliorare la salute e il benessere dell’individuo esposto alla luce in un dato ambiente (illuminazione sana), arrivando a definire un approccio “Ecologico” alla luce e alla percezione della luce nella vita umana.

Photo Credits: Olafur Eliasson
Photo credits: Gabriel Dawe

Quindi qual è allora la luce giusta che fa stare bene le persone?

La risposta è, come sempre, nella Natura e nel ciclo della luce naturale.
Prova a pensare a come cambia la luce del Sole nell’arco di una giornata.
All’alba è viola e tenue, verso mezzogiorno diventa molto chiara, quasi bianca, e molto intensa.
Una luce come quella di mezzogiorno favorirà invece l’attività e la massima concentrazione.
Al tramonto, infine, vira verso i toni caldi del giallo, arancio e rosso, ed è soffusa e veicola una sensazione di rilassamento.

Luce naturale: variazione dello spettro nell’arco delle 24 ore

Studi biologici e neuro scientifici hanno dimostrato che riprodurre il ciclo della luce naturale attraverso sistemi di illuminazione artificiale ha effetti benefici sui ritmi biologici delle persone.

L’approccio Human Centric Lighting si propone di adattare la luce ai momenti della giornata, agli ambienti e alle specifiche attività svolte al loro interno per soddisfare i requisiti biologici delle persone.

Photo credits: Olevlight

In Neuroarchitettura, il campo scientifico dedicato alla comprensione di come i nostri ambienti progettati influenzano il comportamento, lo studio della luce è uno dei temi cardine della progettualità.

Photo credits: Suvaco

BIBLIOGRAFIA
L’ empatia degli spazi. Architettura e neuroscienze, di Harry F. Mallgrave, raffaello Cortina Editore

Light and Emotions: Exploring Lighting Cultures. Conversations with Lighting Designers,
Vincent Laganier, Jasmine van der Pol, Birkhauser, 2011