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A Cresta Alta! Un festival per la ricerca.

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Pochi mesi fa ho ricevuto una telefonata sconvolgente, Antonio non c’era più. Tra lo sconcerto e la tristezza abbiamo dovuto accettare la peggiore delle notizie. Ma tant’è che non avremmo potuto fare di più di quello, accettarlo, accettarlo a testa bassa. Durante la sua commemorazione però, tra ricordi di “lancio del giacchino” e musica, tra lacrime e maledizioni, qualcosa di buono ne è uscito, per sentirsi un poco meglio noi e augurargli un buon viaggio come si deve: un festival musicale, diamine si! Ed ecco che grazie ad Antonio “Jacko” Giacchino possiamo renderci utili, sporcarci un po’ le mani e concretizzare un aiuto reale a chi ne ha bisogno. Un festival di beneficenza, dunque, si! Noi ci abbiamo messo tutto quello che potevamo, adesso tocca a voi: vi aspettiamo numerosi, con il fisico o con la mente, per ricordare insieme una persona speciale “a cresta alta“.

Di seguito un invito scritto da Giuseppe “Tremila” Costante, grande amico di Antonio e ideatore del festival.

E’ sempre difficile scrivere, in poche semplici righe, di una persona e del ruolo che essa ha coperto e copre nel cuore di chi è rimasto, soprattutto se quest’ultima aveva un’anima talmente bella ed affascinante da entrare subito in empatia con chiunque.

Ecco, Antonio era questo. Un’anima pura.

Sempre disposto a dare una mano e sempre presente, nonostante la grande distanza geografica, che lo divideva dagli amici di sempre e dalla sua famiglia. Ma Antonio era anche molto di più, era più complesso. 

Era un grande uomo, un fantastico fidanzato, un figlio ed un fratello che fungeva da pilastro per gli amici e la famiglia.

In più Antonio era anche un grandissimo musicista! Nello specifico era un bassista (e curiosità vuole che il bassista all’interno di una band sia proprio il pilastro nell’architettura musicale) e che con la sua band, I Blatoidea, ha suonato in giro per il mondo (Usa, Europa, Giappone, etc) calcando palchi di festival anche prestigiosi, aprendo addirittura band che da adolescenti ascoltavamo in macchina, in un periodo dove la musica digitale non era sempre alla portata di tutti e dove, per trovare nuovi ascolti, dovevi trascorrere ore ed ore alla ricerca della band giusta nei negozi di dischi.

Proprio per questo motivo abbiamo trovato naturale, ed in linea con il suo pensiero, creare un Festival musicale con band locali con cui rendere omaggio all’incredibile vita di questo fantastico amico.

Perché la sua vita è stata incredibile!

Antonio si faceva notare non tanto per la sua cresta colorata in una città che era la Ragusa dei primi anni 2000, ma perché ha sempre avuto il coraggio di fare ciò che gli piaceva. Ed è una cosa che molte persone, in tutta la loro vita, non riescono a trovare ottenendo come risultato un senso di vuoto derivante dalla sensazione di aver sprecato il loro tempo in modo sbagliato.

Questo suo coraggio, questa sua sensazione di appagamento per quello che faceva, ritornava a mio avviso sulla sua pelle sotto forma di energia che lo avvolgeva fisicamente e che trasmetteva attraverso il suo incredibile sorriso. Quindi se ti avvicinavi ad Antonio, restavi in qualche modo colpito e rapito da lui, perché era una persona semplicissima ma allo stesso tempo piena. Soddisfatta dei suoi piccoli e grandi traguardi. Soddisfatta della sua vita e di tutto quello che ha vissuto.

Ovviamente aveva tantissimi obiettivi… ma, proprio per questo motivo, io non credo che lui volesse essere commemorato con un minuto di silenzio, ma al contrario con un minuto di “casino”. Perché lui era pura vitalità.

E come tale vorrebbe che tutti noi vivessimo appieno la nostra vita. 

Antonio era affetto da una rara malattia autoimmune di cui si sa attualmente troppo poco, la Dermatomiosite, e che per via della natura della sua unicità ha un piano terapeutico, ed il relativo trattamento, molto limitato.

Per questo motivo entriamo in gioco noi, i suoi amici.

Con la famiglia di Antonio abbiamo raccolto in una prima campagna di Fund Rising ben il 733% in più della somma richiesta, che è stata devoluta attraverso il portale Justigiving.com ad un ente benefico, il Myositis UK, che lavora alla ricerca della malattia di cui ha sofferto Antonio.

La ricerca quindi svolge un ruolo importantissimo per contrastare questa e tutte quelle malattie rare che devastano intere famiglie, come in questo caso. 

Per questo motivo nasce “A CRESTA ALTA”, festival musicale a scopo benefico, organizzato e voluto dagli amici e da chi ha incontrato Antonio nella propria vita.

Sabato 7 Maggio 2022, tre giorni prima del compleanno di Antonio, dalle ore 18 partirà la nostra rassegna musicale presso il Parco City di Ragusa.

Ed è incredibile come così tante persone si siano messe in gioco ed a disposizione per far si che questo evento potesse vedere la luce.

Circa una settantina di persone che hanno aderito a titolo totalmente gratuito alla nostra causa.

E stiamo parlando di nomi come Onorata Società, Piero Pizzo dei Baciamolemani, The Shameless, i Partinico Rose,When Noise Collides, Diviola Minimale ed i Tir Na Nog. Gruppi che spaziano dal raggae alla musica metal, dal rock alla musica celtica. Ed ancora Omissis, The Forma Mentis e gli OrangJuiz. Inoltre djset di Andrea “Uovo” Marchese. Essendo un festival della durata di circa sette ore, verrà allestito anche un angolo food gestito da Peppe Straquadanio ed i ragazzi di PRIMACLASSE, mentre l’angolo beverage sarà a cura di Doride Stefanini e i ragazzi dello Spazio87. Il service invece è curato da Jorge Blengino e ad aiutarmi nella conduzione e nella gestione della serata, Bruna Natoli (curatrice di Lebowski Music Network e redattore capo The Clerks) e Dario Guastella (co-founder di Maniacreativa), che rispettivamente sono il braccio destro e sinistro per la riuscita e la realizzazione di questo Festival. Le foto e il video saranno a cura di Giulio Bellomia e Giuseppe Firrincieli.

Tutto il ricavato sarà devoluto infine in beneficienza al Myositis UK e speriamo davvero di poter vedere tanta gente divertirsi in quella che non sarà la commemorazione di una persona che non c’è più, ma un vero e proprio inno alla vita.

Il nostro scopo, con questo Festival, è proprio celebrare questo. 

Celebrare la vita.

Celebrare la sua vita.